Max Verstappen parte alla grande in occasione della prima gara della stagione con una prova da fenomeno, ma c’è un problema per lui.
Il detto dice che “Chi ben comincia è a metà dell’opera” e di sicuro la prova della Red Bull di Max Verstappen è stata sensazionale, dimostrando un dominio incredibile della sua monoposto e con l’olandese che mette già in chiaro come abbia intenzione di arrivare al terzo titolo mondiale.
Il successo della Red Bull in quel del Bahrain ha dimostrato come la penalità del Budget Cap non sia stato di certo un grosso problema per la Scuderia austriaca che non solo non ha perso sulle rivali ma ha anche guadagnato.
Verstappen domina fin dal principio e vince senza problemi contro il compagno di squadra Sergio Perez, mentre le altre soffrono tremendamente, in particolar modo la Ferrari che vede rompersi la sua macchina con Leclerc e Sainz non va oltre il quarto posto.
Vedendo la prestazione di Sakhir delle varie Scuderie di giornata sembra essere abbastanza evidente come non ci sarà grande possibilità di lotta al vertice, ma in realtà vi è un dato particolare che dà modo alla concorrenza di sperare.
Dal 2017 a oggi infatti, tutti coloro che sono stati in grado di vincere la prima gara dell’anno, non importa che questa fosse in Australia, in Austria o in Bahrain, ecco che alla fine il pilota che primo è salito sul gradino più alto del podio poi a fine anno è arrivato secondo.
L’andamento della prima gara dovrebbe essere un primo segnale capace di spiegare come potrebbe andare la stagione di F1, ma in realtà dal 2017 gli andamenti sono stati ben negativi, con la Ferrari che sa benissimo che esultare all’inizio possa comportare non pochi problemi.
Il primo caso accadde con la Ferrari di Sebastian Vettel nel 2017, con la prima prova della stagione che avvenne a Melbourne in Australia, con il tedesco che disputò una gara da campione.
La strategia della Rossa fu geniale, con un Lewis Hamilton che non riuscì così a sfruttare la Pole Position del sabato e con il quattro volte campione del mondo che sembrava aver dato il primo segnale di una stagione vincente, ma alla fine non andò oltre il secondo posto alla fine.
Anche nel 2018 stessa spiaggia (il circuito di Melbourne) stesso mare (la Ferrari di Sebastian Vettel), con il Cavallino Rampante che nel sabato non ha modo di stare davanti alla Mercedes, con Lewis Hamilton che questa volta non vuole mollare.
Arrivabene però aveva studiato a fondo le mosse delle Frecce d’Argento e con una favolosa strategia diede modo a Seb di poter ritrovarsi davanti al britannico proprio dopo un rientro dal cambio gomme.
Quello sembrava davvero essere l’anno giusto, peccato che i problemi che l’uscita di Hockenheim fu l’inizio del definitivo crollo di Seb verso il secondo posto, non vincendo così mai un titolo in Ferrari nonostante un lauto stipendio.
A quanto pare la terra dei canguri non è mai stata la nazione preferita da Lewis Hamilton, perché l’inglese si diverte al sabato e anche nel 2019 riuscì a chiudere davanti a tutti con l’ennesima Pole Position.
Chi riuscì però a imporsi in gara la domenica non fu in questo caso una Ferrari, ma si trattò del compagno di squadra Valtteri Bottas, un altro grande protagonista della stagione, con il finlandese che quell’anno fu il primo vincitore di un GP.
I miglioramenti di Red Bull e Ferrari in quella stagione furono tardivi, infatti fu incredibile il dominio e la superiorità della Mercedes durante tutta la prima parte del Mondiale, con Hamilton che vinse ancora, ma con l’attuale pilota dell’Alfa Romeo che divenne vice campione del mondo.
La Pandemia per Coronavirus costrinse la Federazione a rivoluzionare completamente il calendario e dunque si partì per la prima volta in piena estate e a quel punto fu necessario dare il via alle gare in Austria.
Quel weekend dimostrò come ancora una volta era la Mercedes la Scuderia più forte anche in quel Mondiale, ma questa volta Valtteri Bottas si portò a casa anche una favolosa Pole Position ai danni di Hamilton.
In gara rimase subito al comando e alla fine non diede troppi problemi a Hamilton, ma dimostrò di essere competitivo con un altro secondo posto in stagione.
Si torna alla normalità e finalmente dopo tanti anni è Lewis Hamilton ad aprire le danze con un grande successo al primo Gran Premio della stagione, che nel 2021 iniziò dal Bahrain in quel di Sakhir.
Le polemiche di quell’anno culminarono con la lotta di Abu Dhabi, ma già nella prima prova non mancarono le critiche nei confronti dei giudici di gara che invitarono Verstappen a ridare la posizione al britannico per un track limit davvero al limite. Alla fine il dominio di Lewis terminò nell’ultima gara della stagione e iniziò così il dominio di Super Max.
Ce lo ricordiamo tutti il grande inizio di stagione della Ferrari nello scorso anno, con una prestazione sensazionale e che aveva dato grandi speranze in ottica titolo iridato.
Leclerc aveva realizzato già una grande Pole Position al sabato e in gara diede modo di portare avanti una serie pazzesca di sorpassi e controsorpassi con Verstappen, ma alla fine l’olandese finì per rompere il motore.
La supremazia della Rossa durò però molto poco e alla fine il monegasco riuscì a concludere al secondo posto solo con una grande prova all’ultima gara, con Perez che stava per passarlo. Insomma, dalla prima apparizione nel Mondiale si possono capire alcune cose, ma la stagione è lunga e si diverte a cambiare la storia.
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