Charles Leclerc non è stato di certo protagonista in questo inizio di Mondiale e il dato negativo che ha pareggiato non accadeva dal 2016.
Riuscire a ripagare le aspettative della vigilia è una qualcosa che non è mai facile, soprattutto quando si sa che già in partenza che non si è di certo la macchina migliore e con Charles Leclerc che ci ha provato in tutti i modi a stare dietro alla Red Bull.
Dalle stelle alle stalle, perché se il Bahrain aveva dato grandi indizi alla Ferrari nel 2022, nel 2023 la partenza è davvero da matita rossa. Il Cavallino infatti prova in tutti i modi a limitare i danni e cerca disperatamente il podio, ma alla fine per Leclerc non c’è nulla da fare.
La sua gara sarebbe anche di totale e di semplice controllo, se non fosse per il fatto che il monegasco a un certo punto rompa il motore praticamente dal nulla, quando non è neanche lontanamente in fase di spinta, troppo lontano da Perez secondo e da Sainz quarto.
Questo mette così in dubbio la possibilità di avere una Ferrari che finalmente poteva aver dimenticato i guai e i problemi di affidamento del 2022 e ora sarà davvero una lotta all’ultimo sangue per poter rialzare la testa.
Il ritiro inoltre non è un qualcosa di molto comune alla prima gara per la Ferrari, considerando infatti come il Cavallino sia stato in grado di vincere in diverse occasioni al primo appuntamento dell’anno, ma quest’anno è andato ancora peggio.
Era infatti dal 2016 che la Rossa non iniziava la stagione con un ritiro per la Power Unit e in quella circostanza toccò al campione del mondo Kimi Raikkonen, che oggi ha cambiato vita, con la sua prima gara dell’anno in Australia che fu da dimenticare.
In un certo senso la prestazione di quel giorno in Australia nel 2016 fu molto simile a quello che è accaduta nella giornata di oggi, con un ritiro e un chiaro e netto dominio di una Scuderia ben diversa dalla Rossa.
In quella circostanza fu infatti un successo senza eguali con Rosberg ed Hamilton con la Mercedes e con Sebastian Vettel che rimase sempre a distanza di sicurezza dal quarto posto, un po’ come stava accadendo a Leclerc, ma il danno capitò a Raikkonen.
Il finlandese fu costretto ad alzare bandiera bianca in seguito a un guasto al turbo, con il surriscaldamento della sua monoposto che fu tale da portare addirittura le fiamme a uscire dal suo airscope.
Dovettero immediatamente intervenire i meccanici della rossa spruzzando l’acqua dagli estintori per poter evitare guai peggiori e per fortuna alla fine ci si dovette solamente rammaricare per un ritiro dalle corse e non per qualcosa di più grave.
Il 2016 è stato l’ultimo Mondiale vinto dal pilota che trionfò al debutto e soprattutto la Ferrari non solo non riuscì mai a lottare per il titolo contro le due Mercedes, ma Vettel si ritrovò a chiudere il campionato al quinto posto, dietro anche alla Red Bull di Daniel Ricciardo.
Il precedente non è per nulla confortante, con la speranza dunque che si tratti solamente di una partenza negativa pronta a essere cancellata, ma di sicuro la Ferrari dovrà dimostrare di essere di un’altra pasta già dalla prossima gara.
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