La BMW più costosa di tutte è una vettura davvero insolita, che in pochi conosceranno. Ecco di quale si tratta e come è fatta.
In casa BMW sono stati prodotti tantissimi modelli di una bellezza rara, che naturalmente si fanno pagare in maniera importante. La casa di Monaco di Baviera, assieme a tante altre al giorno d’oggi, sta ora rivedendo la propria gamma in maniera importante, iniziando a guardare all’elettrificazione.
Le nuove vetture del marchio tedesco sono sempre più tecnologiche, e negli ultimi tempi guardano molto alla mobilità sostenibile. Al CES di Las Vegas di gennaio è stata presentata la i Vision Dee, un modello full electric che è in grado anche di cambiare colore durante la marcia, e che sarà la base della Serie 3 elettrica attesa per il 2025.
Sicuramente, questa sarà una delle BMW più costose degli ultimi anni, ma non si avvicinerà mai a quello che è il valore della vettura che costa più di tutte che sia mai nata in Baviera. Stiamo parlando di un modello da sogno, che probabilmente è sconosciuto alla gran parte degli appassionati. Ecco di quale si tratta.
BMW, scopriamo la più costosa vettura di sempre
La BMW più costosa di sempre è un modello incredibile, e stiamo parlando della Nazca M12, che è stata venduta anni fa all’asta per un prezzo pari a circa 650 mila euro. Stiamo parlando di una spesa con la quale ci si può aggiudicare una Pagani o una Bugatti, marchi nati e fatti appositamente per realizzare modelli di questo tipo.
In questa vettura c’è anche tanta Italia, perché il progetto originale fu fatto dalla Italdesign, ovvero l’azienda dal designer Giorgetto Giugiaro e da Aldo Mantovani. Si tratta di una concept car nata a partire dal 1991, che venne presentata con carrozzeria Coupé al Salone di Ginevra del 1991.
Impressionante la tecnologia che contraddistingueva questo veicolo, visto che le porte, tanto per farvi un esempio, si aprivano in maniera tradizionale, mentre i vetri si aprivano soltanto nella soluzione ad ali di gabbiano. Il telaio e la carrozzeria vennero realizzati in fibra di carbonio, un qualcosa che all’epoca era molto raro, e che la elessero ad una delle regina della tecnologia.
Il motore che spingeva questa BMW da record era un portentoso V12, il medesimo che all’epoca era montato sull’ammiraglia del marchio, ovvero la Serie 8. Il motore fu accoppiato ad una trasmissione ZF a cinque rapporti, e va detto che anche il peso, considerando le forme della vettura, era abbastanza contenuto, attestandosi a quota 1100 kg.
La potenza del propulsore era di 300 cavalli, ma ci fu poi una versione leggermente rivista, elaborata dalla tedesca Alpina, che portò la spinta massima del motore a quota 350 cavalli. In questo caso, venne effettuata qualche modifica al muso, che fu ridisegnato del tutto, mentre l’abitacolo rimase uguale, anche se la carreggiata della supercar fu allargata.
Nel 1993 ne fu presentata anche una versione spider, ancor più esclusiva di qella che vi abbiamo descritta in precedenza, e spinta da un motore che pompava sino a 380 cavalli di potenza massima. Il cambio era a sei rapporti, per cui, si trattò di un discreto passo in avanti da tanti punti di vista.