Il fascino d’antan colpisce ancora. Alfa Romeo annuncia il ritorno della 6C sul mercato ed è subito corsa alle prenotazioni.
Per adesso è solo un’indiscrezione, in quanto l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare la prossima primavera. Alfa Romeo ha in programma il lancio di una nuova fuoriserie che si candida ad essere l’erede della 8C, prodotta a partire dal 2007 e subito amata dai seguaci delle linee eleganti del Biscione.
La prima data utile per avere qualche informazione in più sulla novità in uscita è aprile. In quell’occasione dovrebbe essere ufficializzato lo svelamento di una vettura dalle alte prestazioni che porterà il nome di 6C, a conferma del video anticipazione fatto circolare ad inizio gennaio dalla Casa italiana.
L’intenzione, come riportato dalla rivista inglese Autocar, sarebbe quella di riportare in auge un modello che un secolo fa o poco meno fece sfracelli alla Mille Miglia, contribuendo in maniera importante a scrivere la storia gloriosa del brand.
Seppure ad oggi manchi ancora una comunicazione vera e propria sulla questione, Jean-Philippe Imparato, amministratore delegato dello storico marchio, ha comprovato un certo interesse nei confronti di un rientro in pompa magna nelle concessionarie con un modello sportivo e prestazionale. A parola profusa, subito gli aficionados si sono fatti sentire, tanto che le unità previste sarebbero già andate sold out.
Da quanto si può capire, sempre stando agli indizi fatti trapelare dal manager transalpino, prezzi e caratteristiche saranno quelli di una hypercar. Dotata di motore endotermico, si appresta ad essere una vettura esclusiva per pochi intimi. Ma non solo. Aderente al dna corsaiolo del costruttore, sarebbe stata valutata da Stellantis come un rischio, salvo poi avvallare la pazza idea.
Nulla per adesso si sa sull’estetica e le forme. Sappiamo però che il propulsore non sarà simile al V6 Nettuno della Maserati MC2.
Sempre il magazine ci parla di un’automobile che si candida ad essere un pezzo pregiato. Un gioiello con tutte le carte in regola per essere ospitato nel Museo di Arese e per segnare un importante capito della storia di Alfa.
Tornando indietro al ‘900, per trovare l’esordio dell’Alfa Romeo 6C bisogna andare al 1925. La sua produzione sarà attiva tra il 1927 e il 1953 nei padiglioni del Portello, a Milano.
La sigla che la caratterizza, sta per sei cilindri. In pratica descrive la tipologia di unità motrice di cui erano composti tutti i modelli, seppur con qualche differenza a partire dalla cilindrata, con il tempo passata da 1500 cm3 a 2500 cm3.
Disegnata da Jano, prediligeva il rapporto peso-potenza per ottenere performance invidiabili, rispetto ad un motore potente, inizialmente di soli 44 cv. Il telaio, rigorosamente in acciaio per combinare la leggerezza alla resistenza, era fornito di sospensioni ad assale rigido montate su balestre semiellittiche anteriori e posteriori.
A metà anni ’30 l’auto venne totalmente riprogettata. Lo chassis venne reso più moderno, con sospensioni a quattro ruote indipendenti. Una novità assoluta in Europa. E un motopropulsore bialbero da 2300 cm3 , poi ulteriormente incrementato.
Grazie al suo carattere snello, come abbiamo detto, si metterà in luce nelle competizioni. Oltre che nella mitica corsa bresciana, si farà valere pure in circuito, negli eventi di durata come la 24 Ore di Spa-Francorchamps.
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