Valentino Rossi ha creato una scuola che ha tirato su dei talenti purissimi nel motociclismo. In tanti sognano di far parte dell’Academy VR46. Ecco quanto costa.
Valentino Rossi ha fatto la storia del Motomondiale, avendo vinto in tutte le classi a cui ha preso parte. Il centauro con il numero 46 ha rivoluzionato la classe regina, rendendola appetibile per giovani e meno giovani. E’ proprio grazie al rider di Tavullia che i numeri della classe regina sono cresciuti.
L’addio alla MotoGP, avvenuto nel 2021, ha generato un calo di ascolti notevole, giusto per capire cosa ha rappresentato per il Motomondiale Valentino Rossi. La sua ultima annata è stata condizionata da un feeling sulla moto al di sotto delle aspettative. Il Dottore non solo non si è trovato a suo agio sulla Yamaha M1, ma anche nell’ambiente del team Petronas. Se non ci fosse stato il Covid-19, probabilmente, si sarebbe ritirato prima. Chiudere una storia come quella di Rossi senza nemmeno il pubblico sulle tribune avrebbe rappresentato un duro colpo.
Nonostante un ultima annata senza podi, il centauro ha sempre ricevuto l’appoggio del suo pubblico. Valencia 2021 è stata una festa. Le tribune erano gialle, invase dai suoi fan. In un quarto di secolo il Dottore ha vinto con Aprilia, Honda e Yamaha. Figlio di Graziano, sin dalle categorie minori era stato etichettato, da molti addetti ai lavori, come il futuro fenomeno nostrano. Il tempo ha dimostrato che le aspettative non erano insensate, anzi.
Il prezzo dell’Academy di Valentino Rossi
Valentino Rossi ha creato un impero, lanciando in pista tantissimi giovani che stanno scrivendo pagine storiche del Motomondiale. L’allievo più illustre dell’Academy VR46 è il campione del mondo 2022, Pecco Bagnaia. In sella alla Ducati il centauro piemontese è riuscito in una rimonta epica, recuperando 91 punti da Fabio Quartararo. Pecco e Valentino Rossi si conoscono dai tempi in cui il torinese non aveva nemmeno un filo di barba. Il maestro ha creduto nell’allievo e i risultati hanno fatto felici un popolo intero.
I fan italiani non assistevano ad un trionfo di un pilota italiano in MotoGP proprio dai tempi di Valentino Rossi. L’ultimo titolo del Dottore in top class arrivò nel 2009. Il #46 non si è perso il successo del suo discepolo a Valencia nel 2022. Il ducatista non ha dimenticato l’appoggio ricevuto da Valentino Rossi nella lunga gavetta nelle classi inferiori. Per il #63, oggi numero 1 della griglia, l’Academy è stata essenziale.
Il primo prodotto della scuola di Valentino Rossi è stato Franco Morbidelli. Quest’ultimo ha sfiorato il titolo mondiale nel 2020 ai tempi del team satellite della Petronas. Ora il Morbido corre nella squadra ufficiale Yamaha, ma non è riuscito a tenere testa al teammate campione del mondo 2021, Fabio Quartararo. A Valentino Rossi venne l’idea di una Academy grazie a Simoncelli. Il SIC, in un certo modo, fu il primo membro perché iniziò ad allenarsi con il nove volte iridato, oltre a correre nella cava.
Valentino oggi trasmette la sua esperienza ai talentuosi rider nei suoi team nelle varie categorie del Motomondiale. Lo scorso anno la sua squadra ha preceduto in classifica entrambi i team Honda. Ha affidato a suo fratello Luca Marini e Marco Bezzecchi le Ducati Desmosedici. Luca ha una gran voglia di salire sul podio nel 2023, non essendoci mai riuscito in top class. Il Bez, invece, è stato il rookie dell’anno 2022. In Moto2, invece, il cavallo di punta è Celestino Vietti. Dell’Academy sono transitati Andrea Migno, Niccolò Antonelli, Alberto Surra, Romano Fenati, Dennis Foggia, Nicolò Bulega e Lorenzo Baldassarri e altri piloti di spessore.
Tanti altri ragazzi di qualità faranno la differenza in futuro, proprio grazie all’apporto di Rossi. Quest’ultimo dovrà pure guadagnarci e qui arriva il bello. I giovani centauri non devono sborsare nulla all’inizio, ma firmano un accordo che quando inizieranno a percepire almeno 50.000 euro all’anno, devono versare il 10% dei guadagni all’Academy VR46. La conduzione familiare e l’attenzione ai dettagli è massima. Così si spiegano i trionfi.