Michael Schumacher ha un fratello molto conosciuto, ma ce n’è anche un altro di cui si sa davvero poco. Ecco di chi si tratta.
La carriera di Michael Schumacher è stata brillante e lo ha visto ottenere vittorie a ripetizione, sino a ritirarsi nel 2012 dopo aver vinto sette titoli mondiali, 91 gare ed ottenuto 68 pole position. Meglio di così non poteva andare, e fa davvero rabbia pensare che il Kaiser di Kerpen non abbia potuto vivere una vita normale dopo il ritiro, a causa di quanto accadde il 29 dicembre del 2013 sulle nevi di Meribel.
Per chi non lo sapesse, è giusto sottolineare che Schumacher non era l’unico della sua famiglia ad essere impegnato nel motorsport. Oggi, dunque, vi racconteremo la storia dei suoi fratelli, che a loro modo sono stati molto importanti a livello automobilistico. Ecco chi sono e cosa hanno ottenuto in carriera.
Schumacher, ecco chi sono i suoi fratelli
Michael Schumacher ha corso in F1 dal 1991 al 2012, con una parentesi di tre anni, dal 2007 al 2009, che lo ha visto lontano dalle piste prima del ritorno con la Mercedes. Il Kaiser di Kerpen è ovviamente il più famoso della sua famiglia, ma sappiamo benissimo che anche suo fratello minore Ralf è stato un ottimo pilota, che ha messo la sua firma su diverse vittorie.
Ralf è nato ad Hurth il 30 giugno del 1975, ed è per questo di sei anni più giovane rispetto a suo fratello, ma anche lui, sin da piccolo, manifestò un enorme passione per il mondo dei motori. Il suo debutto nella massima formula avvenne nel 1997 al volante di una Jordan, lo stesso team che sei anni prima aveva permesso a Michael di esordire, al Gran Premio del Belgio del 1991 prima dell’immediato passaggio alla Benetton.
Tornado al piccolo Schumy, c’è da dire che il suo debutto fu davvero scoppiettante, visto che dopo i primi due ritiri maturati in Australia ed in Brasile, colse un clamoroso podio, un terzo posto al Gran Premio di Argentina. Si iniziò così a parlare di un talento che a molti era già noto, visto il titolo vinto nel 1996 nella difficile Formula Nippon giapponese, al volante di una Reynard-Honda gestita dal team LeMans.
Ralf tornò sul podio per ben due volte nel 1998, chiudendo secondo in Belgio dietro al compagno di squadra Damon Hill in una clamorosa doppietta della Jordan, per poi giungere terzo al Gran Premio d’Italia disputato qualche giorno dopo. A quel punto fu la Williams che decise di ingaggiarlo, legandosi al team di Grove a partire dal 1999.
Anche in questo caso, l’esordio fu eccellente, visto che colse subito un terzo posto in Australia, ma purtroppo l’auto non era abbastanza competitiva per garantirgli di stare con costanza nelle prime posizioni. La sua prima vittoria sfumò incredibilmente al GP d’Europa di quell’anno al Nurburgring, quando una foratura lo colse mentre era in testa alla gara.
Nel 2000 la Williams si unì alla BMW per quanto riguarda la fornitura dei motori, e le cose iniziarono a migliorare, sino alla prima affermazione in carriera che avvenne nel 2001, al Gran Premio di San Marino sul tracciato di Imola. Poco dopo, Schumacher riuscì a ripetersi in Canada, facendo tris a casa sua, nel GP di Germania ad Hockenheim.
Tutto sembrava portarlo a giocarsi il titolo nel 2002, anno in cui le Ferrari furono però irraggiungibili. Ralf firmò l’unica vittoria della Williams in Malesia, chiudendo in quarta piazza nel mondiale, replicando il risultato dell’anno prima. Le ultime due vittorie arrivarono nel 2003, al Nurburgring ed in Francia, sul tracciato di Magny-Cours.
Da quel momento in poi, la Williams perse competitiva, e l’unica vittoria del 2004 fu firmata da Juan-Pablo Montoya ad Interlagos, in Brasile. Ralf, in quella stagione, chiuse secondo in Giappone, al rientro dopo aver saltato ben sei gare per il terribile incidente di Indianapolis in cui si fratturò diverse vertebre.
Il 2005 fu l’anno del passaggio alla Toyota, accanto al nostro Jarno Trulli, ma le soddisfazioni furono poche. Ralf chiuse terzo in Ungheria ed ottenne la pole position in Giappone, per poi ripetersi sul gradino più basso del podio quell’anno in Cina e nel 2006 in Australia. Da quel momento in poi, non bevve più lo champagne, ed alla fine del 2007 decise di appendere il casco al chiodo, per poi gareggiare nel DTM con la Mercedes dal 2008 al 2012.
Oltre a Ralf, nella famiglia del Kaiser di Kerpen c’è anche un fratellastro, vale a dire Sebastian Stahl, che è meno noto dal momento che ha corso sempre in gare tedesche, come la 24 ore del Nurburgring o il campionato VLN con le vetture GT. Adesso, il figlio di Michael, ovvero Mick, spera di riavere presto un’altra occasione in macchina.