La Honda dovrà rialzare la china dopo un 2022 pessimo. La nuova RC213V sarà affidata a Marc Marquez e Joan Mir, presentando una novità importante.
A Madrid è stata svelata la nuova Honda e alcuni elementi tecnici sono già risultati innovativi. Nelle presentazioni nessuna squadra mette i mostra il reale potenziale tecnico. Sono tutti molto cuciti, anche nelle dichiarazioni, ma il team manager di HRC si è sbilanciato sulle novità in vista dell’inizio della stagione.
Alberto Puig ha una grande esperienza di pista, essendo stato alla fine degli anni ’90 un centauro in classe 500. In Honda, team che guida per la sesta stagione di fila, si è tolto le maggiori soddisfazioni nelle vesti manageriali. Marc Marquez, naturalmente, ha reso possibile un dominio schiacciante, avendo vinto dal 2013 al 2019, con la sola eccezione del 2015 dove furono Jorge Lorenzo e Valentino Rossi a contendersi il mondiale.
La Honda, oggi, è diventato un team di bassa classifica, anzi fanalino di coda della graduatoria costruttori. La squadra, infatti, non è riuscita a sopperire all’assenza del suo alfiere di punta. Dopo l’infortuno di Jerez del 2020, la responsabilità dei risultati della Hrc piombarono sul fratello minore di Marc. Al debutto in classe regina Alex Marquez non è riuscito a ripetere i risultati ottenuti nelle classi minori. Bradl e, in seguito, Pol Espargaró non hanno tenuto fede alle aspettative.
Marc Marquez, intanto, entrava ed usciva dagli ospedali, dovendosi sobbarcare a continue riabilitazioni. Il problema di visione doppia, inoltre, ha causato ulteriori sofferenze. Alberto Puig, team manager della HRC, ha fornito ai media le sue impressioni in vista dell’inizio del campionato. Le ambizioni del Cabroncito sono alle stelle, dopo 3 stagioni da dimenticare. Marc Marquez lascia tutti di sasso: guardate cosa riesce a fare.
Honda, ecco come stanno le cose
Puig ha affermato che la Honda ha sempre grandi obiettivi, perché è una casa top. “I precedenti di questa squadra ci sono. Non è che dobbiamo vincere quest’anno, è una cosa che è sempre stata così. Siamo consapevoli che i nostri avversari hanno fatto un grande passo avanti e dobbiamo riconoscerlo per migliorare. L’obiettivo è lo stesso di sempre“, ha annunciato durante la conferenza stampa tenutasi dopo la presentazione della nuova moto.
Nei primi test a Sepang la moto ha fatto fatica nel confronto con la Ducati. La nuova Desmosedici GP23 ha messo in mostra un potenziale ancora più elevato di quello mostruoso della passata stagione. La realtà è che loro sono un passo avanti. La Honda ha avuto svariati problemi in Malesia, tra cui gli highside. Nella passata stagione le cadute sono state innumerevoli e una poteva costare molto cara all’otto volte iridato. Pedrosa torna a parlare di Mondiale: la previsione è clamorosa.
Durante l’inverno è stato fatto molto lavoro, secondo Puig, per risolvere il problema. Potrebbe essere un’arma in più. Gli ingegneri in Giappone e in Europa hanno fatto uno sforzo importante, ma basterà? “Abbiamo cambiato un po’ le dinamiche di lavoro e siamo aperti a nuove opportunità. Honda ha sempre il suo sistema ed il suo DNA. Anche se siamo aperti ad ascoltare e a provare nuovi concetti che ci aiutino a migliorare la moto. In una squadra come la Repsol Honda, la storia ci dice che dobbiamo avere due piloti in grado di vincere le gare“.
In realtà Marc Marquez ha sempre surclassato i teammate. Mir avrà un compito molto arduo nel 2023, ma proverà a dare il massimo. “L’unico capace di farlo negli ultimi anni è stato Marc, con la curiosità che negli ultimi due anni lo ha fatto con un braccio e mezzo. Vogliamo sempre che i piloti competano tra loro, e ci assicuriamo sempre che entrambi possano lottare“, ha spiegato Puig, come riportato da Motorsport, sulle possibilità degli alfieri della Honda. Nel team satellite, invece, l’altro ex Suzuki, Alex Rins, ha preso il posto di Alex Marquez, passato in Ducati del team Gresini.