Bastianini-Bagnaia, tempo di guerra? In Ducati reagiscono così

Nessuna ansia in Ducati mentre si avvicina l’avvio della stagione di MotoGP. Il manager Ciabatti parla del rapporto tra i due piloti.

Per qualcuno la convivenza tra Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini in Ducati si esaurirà in un mare di tensione, come d’altronde aveva fatto presagire il testa a testa senza esclusione di colpi dello scorso finale di campionato, quando i due guidavano la Desmosedici, seppur per squadre diverse. Ma per i vertici del marchio la storia andrà diversamente e tra la neonata line-up saranno mesi di pace.

Ducati MotoGP (Ansa)
Pecco Bagnaia su Ducati MotoGP (Ansa)

Grazie ad una GP21 di buon livello, nel 2022 il riminese era stato in grado di portarsi a casa due successi (in Qatar e in Texas) nei primi quattro round disputati e addirittura di occupare la prima posizione della classifica. Aiutato dagli errori del piemontese e da una Yamaha poco costante, l’allora portacolori della Gresini Racing, era riuscito a concretizzare ciò che pareva impossibile. Alla fine del Mondiale il numero delle vittorie aumenterà di un altro paio di unità, per merito delle performance di Francia e Aragona, con due secondi posti arrivati a Misano e Sepang. Un ottimo ruolino di marcia che gli consentirà di ricoprire lo scomodo ruolo di ago della bilancia per il titolo, conteso tra il suo attuale vicino di box e Fabio Quartararo. 

Come noto l’esito sarà a favore del collega di marca che così riporterà la coppa più prestigiosa in Emilia Romagna dopo un lungo digiuno partito nel 2007, mentre per sé arriverà un onorevole podio.

In Ducati sarà “guerra”? Il parere del boss

Di certo, il suo essere il terzo incomodo non lo ha intimidito, anzi, al contrario, Bestia si è caricato ancora di più e in più di un’occasione ha messo in pericolo il connazionale. Questo, ovviamente ha scatenato malumori e giramenti di ogni genere, specialmente alla luce di una mossa di mercato operata e sottoscritta.

Per sostituire Jack Miller, la Rossa di Borgo Panigale, aveva appena fatto firmare il romagnolo. Insomma, una sorta di serpe in seno, che ha avuto bisogno di un immediato chiarimento.

A partire dal GP del Portogallo del 26 marzo, dovrà prevalere soltanto il buon senso e l’interesse delle gruppo, come insegnamento di Enzo Ferrari vorrebbe.

Nella fattispecie, al 25enne è stato fatto capire che non potrà più gareggiare da indipendente, con quella sana spinta individualista che accomuna un po’ tutti gli sportivi di alto livello. Ma dovrà ragionare da uomo squadra, senza azioni avventate e da prima donna.

Pare quasi scontato che i due partiranno alla pari e non saranno stabilite immediatamente gerarchie. Tuttavia, d’ora in avanti non potranno più darsi fastidio a vicenda, piuttosto che ingarellarsi in ruota a ruota da rischio caduta, o portarsi via punti preziosi a vicenda.

Il campionato passato Enea voleva dimostrare di meritare la moto ufficiale. Ora che ce l’ha. La sua mentalità è cambiata e ha capito che deve lavorare insieme a Pecco“, ha rassicurato a Motorsport.com il direttore sportivo Paolo Ciabatti. “Avranno entrambi l’opportunità di battersi liberamente. Spero di non sbagliarmi, ma credo che saremo abbastanza tranquilli perché ci sono più responsabilità in gioco“, ha concluso riservandosi, un po’ pericolosamente, il beneficio del dubbio.

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