Il V12 fa certamente venire i brividi al solo pensiero. Ma quali sono i marchi che coraggiosamente lo adottano ancora? Ecco i modelli.
Non sono molte le vetture che montano un propulsore V12. E le ragioni sono semplici da individuare. Si tratta di una struttura molto complessa da progettare, senza tralasciare che necessita di un alloggiamento importante in termini di dimensioni. Lamborghini e Ferrari sono due delle Case che più di frequente si sono misurate con questa impresa. Ma, ovviamente, anche all’estero ci hanno provato.
In questo approfondimento, faremo una carrellata dei dieci modelli meglio riusciti che montano il mostruoso motore.
Le 10 dieci supercar più note dotate di V12
Partiamo dalla Aston Martin DBS 770 Ultimate. Sul mercato in versione coupé e spider, per un totale di trecento e centonovantanove esemplari, il suo 5,2 litri V12 biturbo inserito nel cofano anteriore le consente di spingere fino a 770 cv.
Come detto, l’Italia è la patria di cotanta ambizione motoristica, ed infatti al nono posto di questa speciale classifica troviamo due Lambo, la Invencible e la Autentica. Entrambe a benzina, prima del passaggio al full electric dell’Aventador, vanto un V12 aspirato da 6,5 litri per addirittura 780 cv.
Un tocco del Bel Paese c’è pure nella Apollo Intensa Emozione del 2017, nota anche come IE. La hypercar tedesca, prodotta assieme alla Manifattura Automobili Torino, è dotata di un V12 aspirato da 780 cv, per soli 1250 kg di peso. Dal punto di vista aerodinamico ricorda una F1. Stando a quanto riferito dal produttore, spremuto il pedale dell’acceleratore al massimo il bolide riesce a generare un downforce superiore alla sua stessa mole. Il suo 6,3 litri da 9000 giri, gli consente di toccare una velocità massima da 350 km/h.
Si sale di cavalleria con la Ferrari 812 Competizione. La berlinetta a propulsore anteriore di Maranello è spinta da un V12 6,5 aspirato da 829 cv. Al suo volante possono essere raggiunti i 340 km/h.
Restando sempre in zona Modena non si può non citare la Ferrari SP3 Daytona, che si ispira alla Sport Prototipo degli anni ’60. Situato in posizione posteriore-centrale, il V12 sfiora gli 840 cv, con un passaggio da fermi a 100 km/h in 2,85 secondi. Pure qui la top speed è di 340 km/h.
Potente e affascinante la Pagani Huayra a coda lunga è un vero e proprio omaggio alle vetture endurance dei tempi migliori anche sotto il profilo della leggerezza. A distribuire adrenalina nell’abitacolo biposto, ci pensa il V12 biturbo 6,0 da 840 cv derivato dalla Mercedes.
Sempre nel costruttore di San Cesario sul Panaro citiamo la Utopia. Pure qui il motore è un V12 biturbo 6,0, ma con 864 cv. La performance è notevole, con uno spunto massimo ed autolimitato elettronicamente da 350 km/h.
Con la De Tomaso P900 si torna ad un prodotto realmente esclusivo. Diciotto sono gli esemplari messi sul mercato. La look avveniristico, il suo V12 alimentato con benzine sintetiche, può arrivare a 12.300 giri per ben 900 cv.
In piazza d’onore abbiamo una supercar rilasciata nel 2020 che pare un incrocio tra una F1 e una Formula. Stiamo parlando della Delage D12. Dopo un periodo di silenzio, è tornata a farsi sentire l’azienda fondata da Louis Delâge nel 1905. Il suo V12 7.6, rigorosamente ibrido, arriva fino a 1130 cv.
Per finire, al top troviamo il marchio con cui abbiamo aperto, ovvero Aston Martin. La Valkyrie. A disposizione soltanto per centocinquanta fortunati, rimanda alle monoposto del Circus, anche per i materiali utilizzati. Il telaio, ad esempio, è fatto in fibra di carbonio. Il V12 spinge 1160 cv, di cui 1000 provengono dal 6,5 a benzina creato nella fabbrica di Gaydon, mentre gli altri sono figli dell’unità elettrica di provenienza Rimac.