Pecco Bagnaia ed Enea Bastiani saranno i piloti ufficiali della squadra di Borgo Panigale. Dopo tanti anni ad inseguire la vetta, finalmente, l’Italia si può coccolare due talenti di spessore.
La MotoGP per tantissimi anni è stata dominata dall’armata spagnola. Jorge Lorenzo e Marc Marquez hanno cannibalizzato la top class, conquistando insieme 9 titoli iridati. Nel 2010, 2012 e 2015 il maiorchino ha dettato legge in MotoGP, mentre nel 2013, 2014, 2016, 2017, 2018 e 2019 ha trionfato Marc Marquez.
In un decennio di dominanza spagnola, con la sola eccezione targata Stoner nel 2011, si è iscritto nell’albo d’oro anche Joan Mir che, in sella alla Suzuki, conquistò il titolo nel 2020. L’infortunio alla spalla destra di Marc Marquez ha stravolto i valori al vertice. Due anni fa fece la differenza Fabio Quartararo al volante della Yamaha M1, mentre nel 2022 è salita in cattedra la Ducati. Pecco Bagnaia ha celebrato il suo primo riconoscimento iridato in MotoGP, nonostante un grande gap accumulato dal Diablo.
Per la Rossa il 2022 è stato un trionfo. Oltre ai 7 sigilli in campionati di Pecco, sono arrivate le quattro vittorie di Enea Bastianini sulla Desmosedici GP21 del team Gresini e il trionfo di Jack Miller in Giappone, Inoltre, gli altri ducatisti hanno festeggiato numerosi podi. Un dominio che sarà difficile da spezzare per i competitor, anche perché la GP23 sembra aver fatto ulteriori passi in avanti. Le soluzioni tecniche dell’ingegnere Dall’Igna hanno, di colpo, fatto invecchiare tutte le altre concorrenti.
Ingaggiando il Bestia, la casa di Borgo Panigale si è assicurata i due centauri più vittoriosi della scorsa annata. Sebbene abbia chiuso al terzo posto della graduatoria, Enea ha vinto una gara in più di Fabio Quartararo. Il romagnolo si è meritato la sella più desiderata del Paddock, battendo la concorrenza di Jorge Martin del team Pramac. Nel 2023 le pressioni saranno altissime, ma il centauro ha lasciato la Malesia, location dove si sono svolti i primi 3 giorni di test, con un sorriso smagliante.
Ducati, la rivalità tra Bagnaia e Bastianini
Partiamo dal presupposto che entrambi vorranno vincere il titolo mondiale. Pecco, dopo aver avuto al suo fianco un fido secondo, sentirà la pressione di dover domare le ambizioni di un pilota motivatissimo. Enea ha già dimostrato nella scorsa annata di non avere particolari timori reverenziali nei confronti del neo campione del mondo. Si conoscono bene e lavoreranno insieme per sviluppare la nuova Ducati al massimo delle potenzialità, ma cercheranno poi la gloria personale.
Pecco vorrà conservare lo scettro di campione, cosa accaduta solo a Marc Marquez e Valentino Rossi nell’era moderna della MotoGP. Sarebbe una dimostrazione di forma e maturità enorme. Dall’altra parte, invece, Enea non è arrivato per indossare il cappellino di secondo. I due sono coetanei, aspetto non di poco conto e saranno messi nelle migliori condizioni possibili per vincere, sempre nel pieno rispetto dei valori della Ducati.
Valentino Rossi e Max Biaggi, invece, non sono mai stati compagni di squadra. Hanno lottato con il coltello tra i denti in top class, dando vita ad una delle più grandi rivalità della storia del motociclismo italiano. Per la Ducati non sarà facile gestire due galli nel pollaio rosso, ma se hanno fatto questa scelta è perché sono convinti che possa risultare vincente. Un segnale importante, ma ai posteri l’ardua sentenza.
Il campione del mondo ha già ammesso che la Desmosedici nuova è già migliore della vecchia. Il clima che respira nel squadra corse ufficiale è straordinario. Il manager Tardozzi ha già spiegato che l’atteggiamento di Pecco e Enea, sia in pista che fuori, è ideale ma finché il gioco non si farà duro, tutto filerà liscio. I due, nei test di Sepang, hanno collaborato in modo impeccabile per trarre il massimo dalle nuove soluzioni, convergendo verso la stessa direzione. Allo spegnimento dei semafori di Portimao faranno di tutto per confermarsi al vertice. L’Italia ha bisogno di una nuova rivalità, ma si spera che finirà meglio rispetto al tempestoso rapporto tra il Dottore di Tavullia e il Corsaro romano.