Le monoposto di F1 sono cambiate in maniera importante con l’avvento dei motori turbo-ibridi. Ecco che cilindrata hanno le monoposto.
Il mondiale di F1 targato 2023 è sempre più vicino alla sua partenza, e l’attesa è davvero snervante vista la lunga sosta iniziata lo scorso 20 novembre, quando si disputò il Gran Premio di Abu Dhabi. A voler essere onesti, il primo campionato disputato con le nuove monoposto ed il ritorno all’effetto suolo è stato un fallimento vero e proprio, al contrario di quello che i grandi capi vogliono far passare. 
Max Verstappen, con ampio merito, ci mancherebbe altro, ha dominato la scena con una Red Bull a dir poco strabiliante, chiudendo il mondiale in Giappone, con circa un mese e mezzo di anticipo rispetto al gran finale di Yas Marina. La Ferrari era partita fortissimo, ma poi si è sciolta dopo pochi mesi, mentre la Mercedes è andata fuori dai giochi sin da subito, salvo poi ritrovare la competitività nel finale di campionato.
Le nuove monoposto sono state tutte presentate, anche se le forme della RB19 sono ancora un mistero. Infatti, i campioni del mondo hanno svelato una vettura fasulla lo scorso 3 di febbraio a New York, mostrandoci la monoposto dello scorso anno con una livrea leggermente rivista, ma neanche più di tanto.
La vera F1 progettata dalla Red Bull per difendere i due titoli iridati è andata in pista una settimana fa a Silverstone per il consueto filming day, ma non sono trapelate immagini, se non un video davvero molto sfocato. Tuttavia, qualcosina, anche davvero poco, si è intravisto, come un muso del tutto nuovo, rialzato ed allungato, e qualcosa anche sulle pance. Fatto sta che Adrian Newey, con ogni probabilità, potrebbe aver inventato la nuova genialata, con l’obiettivo di continuare a dominare la scena.
Nel frattempo, vogliamo togliervi alcune curiosità sulle monoposto che vediamo scendere in pista, in particolare, sulla loro power unit. I regolamenti tecnici in vigore sulle unità propulsive sono gli stessi dal 2014 ad oggi, ed in questo senso, la prima rivoluzione avverrà nel 2026. Ecco la cilindrata che hanno a disposizione i motori odierni.
F1, ecco la cilindrata delle vetture attuali
Le monoposto di F1, come detto, sono cambiate tantissimo da quando nel 2014 subentrarono le power unit turbo-ibride. Da quella data, abbiamo dovuto dire addio al portentoso sound dei V8 aspirati, per lasciare spazio ai V6 turbocompressi. La loro cilindrata è di 1600 cc, con quattro valvole per cilindro.
La potenza massima di queste vetture non la possiamo sapere con certezza, visto che i team, com’è logico che sia, cercano di tenere nascoste queste cifre. Tuttavia, sappiamo con certezza che tutti i motoristi hanno ormai superato i 1000 cavalli, combinando la potenza del motore endotermico con le parti elettriche, ovvero MGU-H ed MGU-K.
Dal 2026 la F1 affronterà una nuova importante rivoluzione sul fronte dei motori, visto che la MGU-H sopracitata andrà a sparire del tutto, come fortemente voluto dalla prossima entrante Audi. Questa unità causò tantissimo problemi alla Honda ai tempi della partnership con la McLaren, e la casa di Ingolstadt, che ingloberà la Sauber, non ha alcuna intenzione di fare figuracce per via di questo particolare.
I nuovi motori saranno, sul fronte tecnologico, sicuramente un passo indietro, ma ne faranno forse anche due avanti in termini di sostenibilità. Infatti, la potenza e l’efficienza della parte elettrica andrà a pareggiare quella di quella a combustione, un grande punto di partenza verso l’obiettivo che il Circus si è imposto entro il 2030, ovvero quello di non immettere più anidride carbonica.
Si tratta sicuramente di un target molto complesso da raggiungere, ma la campagna “Net-Zero Carbon 2030″ lanciata qualche tempo fa rende bene l’idea di quanto la massima formula sia impegnata per il bene del nostro pianeta. Tuttavia, resta la grande amarezza per aver perduto i motori di una volta, che trafiggevano il cielo e la terra quando scaricavano a terra tutta la loro potenza. I bei tempi non torneranno più ormai.
