La Superbike ha delle moto capaci di grandi prestazioni, ma non tutti conoscono la potenza delle vetture che scendono in pista.
C’è sempre stata grande competizione tra il MotoMondiale e la Superbike, con quest’ultima che ha dato l’opportunità a straordinarie motociclette di serie di poter dimostrare la loro eccezionale potenza, ma non tutti sanno a che velocità possono arrivare e soprattutto quanti sono i cavalli che possono sprigionare.
La crescita di questa competizione nata dall’intuizione di McLaughlin negli anni 70 e poi diventata sempre più importante nei decenni successivi, è un qualcosa di chiaro dividente a tutti.
Le vetture della Superbike infatti hanno potuto essere considerate sempre più prestazionali, con alcuni grandi piloti che hanno deciso per scelta propria di rimanere sempre all’interno di questa competizione ormai seguita in tutto il mondo.
Il caso più eclatante è sicuramente quello del nordirlandese Jonathan Rea, un campione in grado di portare la Kawasaki a vette prima considerate inarrivabili e capace di realizzare un grande record, ma che non ha mai deciso di cambiare e spostarsi in quella che viene considerata la categoria più nobile come la MotoGP.
Dal 1988 a oggi le vetture della Superbike si sono sempre di più perfezionate, con le due ruote di serie che hanno avuto modo così di poter aumentare sempre di più la potenza, con quelle attuali che riescono ad arrivare tra i 230 e 250 cavalli.
Un risultato che permette di avvicinarsi sensibilmente alla realtà della MotoGP, anche se non possono essere considerati di pari potenza come i prototipi che vengono costruiti appositamente per le gare, con questi ultimi che oscillano tra i 270 e 290.
La crescita è stata sempre più esponenziale negli ultimi anni, infatti l’omologazione delle motociclette ha subito una serie incredibile di variazioni, partendo prima di tutto dal prezzo di vendita nel mercato, passando poi anche a una produzione limitata di esemplari che doveva arrivare almeno a 2000 vetture prodotte durante l’anno.
La Superbike sempre più prestazionale: potenza e velocità
Dunque le migliori vetture della Superbike riescono a toccare una potenza in quanto a cavalli che raggiunge i 250, il che le permette anche di avere una straordinaria punta massima di velocità.
Attualmente infatti le vetture che gareggiano nel mondiale Superbike toccano indicativamente una velocità che si stanzia tra i 320 e i 330 km/h come velocità di punta, il che le permette di essere decisamente molto più prestazionali rispetto sia alle Moto3 che soprattutto alle Moto2.
Un’altra delle caratteristiche fondamentali per poter notare la crescita della Superbike è anche l’aumento della cilindrata, infatti in passato queste motociclette avevano una cilindrata al massimo di 750 cc.
Nel corso del tempo c’è stata la possibilità di perfezionare e migliorare sempre di più anche dal punto di vista del motore, con il primo passaggio che ha portato così alla nascita sia delle tricilindriche a 900 cc e poi alle bicilindriche a 1000 cc.
L’ultima grande rivoluzione nel mondo della Superbike è stata portato nell’anno 2008, dove prima di tutto vi è stata un sensibile aumento del peso, con il minimo che ha toccato quota 168 kg, sei in più rispetto a prima, con la capacità di montare i bicilindrici a 1200 cc.
Naturalmente un motore più prestazionale dà l’opportunità di montare anche un numero superiore di cavalli e questo permette a sua volta di migliorare la velocità.
Insomma si può dire che il mondo della Superbike è diventato sempre più accattivante e piacevole da vedere per il grande pubblico soprattutto anche per la volontà di migliorare la potenza e la velocità in pista.