L’otto volte campione del mondo, Marc Marquez, prenderà parte alla sua undicesima stagione in MotoGP. Ecco i suoi obiettivi.
Manca sempre meno all’inizio del campionato 2023 e i centauri più famosi al mondo hanno avuto modo di provare i nuovi bolidi. In Malesia il #93 è salito in sella alla sua nuova RC213V, dando dei feedback non molto tranquillizzanti. Da una parte un passo in avanti c’è stato, ma non è ancora abbastanza per mettere paura alla Ducati perché la casa di Borgo Panigale sembra aver alzato, ulteriormente, il livello.
Dello stesso avviso anche Joan Mir, campione del mondo 2020 e neo teammate del catalano. In Honda tutto si è venuto a complicare con il primo grave infortunio di Marquez. Quest’ultimo, al secondo round della stagione 2020, riportò un serissimo danno all’omero destro. La questione fu sottovalutata dai medici, la placca si spezzò e, da banale infortunio, il crash di Jerez è diventato un incubo. Dopo quattro operazioni alla spalla destra, finalmente, il centauro di Cervera sembra essere guarito.
A lasciare ancora i fan con il fiato sospeso sono i problemi di diplopia. La visione doppia non ha mai abbandonato del tutto l’otto volte iridato che, ai tempi della Moto2, dovette rinunciare ad un Mondiale alla portata a causa del guaio alla vista. La questione si è riaperta, nel finale della stagione 2021, a causa di un tonfo in Spagna in un test sulla moto da cross. Da allora il riacutizzarsi è diventato cronico. Una nuova caduta pesante potrebbe comportare un nuovo stop o, nella peggiore delle ipotesi, il suo definitivo ritiro.
Honda, il messaggio di Marc Marquez
Il rider spagnolo è un combattente. Si è sempre saputo rialzare e dovrà compiere una impresa nel 2023. L’ultimo a vincere un mondiale a 30 anni è stato Valentino Rossi. In caso di successo Marc eguaglierebbe i nove riconoscimenti iridati del Dottore. Per farlo avrà bisogno di una moto all’altezza del suo talento. Se sul piano fisico Marc dipende solo da sé stesso, dal punto di vista tecnico deve sperare in un miracolo degli ingegneri giapponesi.
Nella festa per i 100 anni della Reale Federazione Motociclistica Spagnola (RFME) il pilota della Honda ha confessato: “Ho lavorato molto sul mio fisico durante l’inverno. Ho cercato di coccolarlo, prendermene cura, evolverlo e abbiamo ancora un mese e mezzo per la prima gara, dove voglio essere fisicamente al cento per cento, ma il test in Malesia mi ha lasciato molto calmo in questo: una cosa sono le sensazioni allenandomi con la CBR ad Alcañiz o il motocross e l’altra è guidare una MotoGP e lì era da tanto che non facevo una tre giorni di test impegnativi, come accaduto in Malesia”.
Marc viene da tre annate condizionate dalle operazioni e conseguenti riabilitazioni. Il suo è un processo di adattamento al suo nuovo fisico, condizionato dai problemi sopracitati, e ad una MotoGP che è molto evoluta. “Sono entusiasta, fiducioso con la Honda e i cambiamenti, con i test che abbiamo fatto. Ci sono stati a piccoli passi? Sì. Siamo lontani? Anche, ma siamo più vicini rispetto a quattro mesi fa, per esempio”, ha aggiunto MM93, come riportato da MARCA.
L’obiettivo del campione è lottare per il titolo. Parte con questo scopo, ma si vedrà solo in pista il potenziale della sua nuova Honda. Manca ancora un test importante a Portimao. Vi sono tutti i margini di miglioramento. I campionati, del resto, sono sempre diversi. Nel 2023 ci sarà un format nuovo dei weekend e ciò vorrà dire i piloti dovranno adattarsi al doppio degli appuntamenti con le Sprint Race. Favoriti sono i ducatisti, dopo quanto visto nel 2022 e nei primi test a Sepang. Marc, però, ci ha già abituato a delle magie.