Il tagliando delle auto deve avere dei tempi ben precisi, con le proroghe che sono scadute e che quindi portano dei rischi per i guidatori.
Tante volte si pensa che il tagliando dell’automobile sia solamente un eccesso di zelo da parte di alcuni automobilisti molto attenti al benessere del proprio mezzo, ma in realtà non vi è nulla di più sbagliato.
Si tratta infatti di un regolamento che viene imposto direttamente dal Codice della Strada, con le scadenze che devono essere rispettate e che soprattutto possono portare con sé a una serie di sanzioni davvero molto salate.
Il 2020 però è stato un anno molto turbolento non soltanto per l’Italia, ma più in generale per tutto il mondo, con la Pandemia legata al Coronavirus che è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno.
Questo dunque ha comportato a una serie di proroghe da parte delle scadenze, con tantissime persone nel Belpaese che non potevano lavorare, bloccati a tutti gli effetti dell’emergenza sanitaria che si faceva sempre più opprimente.
Il Governo allora gestito da Giuseppe Conte decise allora di prorogare l’obbligo del tagliando dell’automobile, infatti eravamo nell’estate del 2020, con tutti quei mezzi che dovevano effettuare questa ingente spesa tra l’1 settembre 2020 e il 30 giugno 2021 che avrebbero potuto posticipare il tutto di 10 mesi.
Si trattava ovviamente di una boccata di ossigeno molto importante per le finanze di moltissimi italiani, soprattutto per tutti coloro che da diverso tempo ormai non riuscivano più a lavorare.
Il problema è che per tanto tempo la pandemia non sembrava dare tregua, infatti ci pensò anche il Governo successivo, ovvero quello gestito da Mario Draghi, ad allungare sempre di più i termini della proroga.
Si arrivò dunque al termine finale, ovvero quello del 30 aprile 2022, l’ultimo periodo che ha potuto beneficiare così della proroga di 10 mesi per l’attuazione delle tagliando.
Facendo dunque un rapido calcolo possiamo constatare come anche gli ultimi che hanno potuto beneficiare di questa proroga ormai siano fuori dai tempi massimi, trovandoci ormai nel febbraio 2023 e dunque fuori dai 10 mesi.
Cosa fare con il tagliando dell’auto: le novità da seguire
Dunque da questo momento in avanti tutte le scadenze dei tagliandi dovranno essere saldate al termine dei classici accordi che vengono stilati con il Codice della Strada.
Il tagliando infatti deve essere realizzato per la prima volta su di un’automobile dopo 4 anni dalla sua regolare immatricolazione, mentre passerà solamente a due anni di distanza l’uno dall’altro nel momento in cui si avrà a che fare con un rinnovo del tagliando.
Ricordiamo infatti come queste revisioni debbano essere periodiche e soprattutto costanti, con il tagliando che verrà regolarmente segnato sul libretto di circolazione da parte del meccanico.
Nel momento in cui la Polizia dovesse scoprire che non avete effettuato il regolare tagliando le multe che vi fioccheranno saranno tra i 173 e i 694 euro, con la cifra che potrebbe crescere in maniera sempre più esponenziale nel momento in cui dovreste essere pizzicati in una seconda occasione.
L’errore più grande che potreste commettere dunque è quello di non rinnovare il tagliando della vostra vettura, prima di tutto perché causereste un enorme danno a voi stessi, guidando un mezzo totalmente inaffidabile, e poi a risentirne sarebbe anche il vostro portafoglio.
Le proroghe ormai sono terminate, dunque ormai vi basterà semplicemente calcolare i due anni di distanza dall’ultimo tagliando effettuato per poter sapere la data esatta per il rinnovo