Ayrton Senna è stato uno dei grandi miti della F1 e il suo stipendio già a suo tempo aveva delle cifre davvero vertiginose e incredibili.
Tra i piloti più iconici e leggendari nella storia della F1 vi è sicuramente Ayrton Senna, con il campione brasiliano che è stato uno di quelli in grado di poter realizzare dei traguardi straordinari non soltanto in pista ma anche con degli incredibili stipendi che hanno fatto scuola.
L’avventura nella più importante competizione a quattro ruote per Senna iniziò nel lontano 1984, un anno che per lui avrebbe dovuto essere solamente di rodaggio, dato che correva con la piccola Toleman.
Quello che però riuscì a fare nel mitico Gran Premio di Montecarlo di quell’anno è ancora oggi uno dei più grandi momenti nella storia della F1, con la sola pioggia che fermò la sua inarrestabile corsa verso il successo che finì nelle mani di Alain Prost, dato che la corsa venne interrotta.
Naturalmente non poteva più rimanere alla Toleman, dunque dal 1985 venne immediatamente messo sotto contratto dalla Lotus, con la casa britannica che si trovò costretta in breve tempo ad aumentare in maniera esponenziale il proprio accordo.
Nel 1985 e nel 1986 non riuscì a vincere il Mondiale, ma nonostante questo in entrambe le circostanze divenne il pilota in grado di realizzare il maggior numero di Pole Position, motivazione per la quale la Honda decise di contribuire al contratto di Ayrton in Lotus.
Nel 1987 per poter fare in modo che Senna potesse rimanere alla Lotus gli venne fatto firmare un incredibile contratto da ben 4 milioni di dollari, senza poi dimenticare l’aggiunta di un bonus di 4000 dollari ogni punto realizzato.
La Lotus però poteva permettersi un contratto del genere solamente per una stagione, infatti già dall’anno seguente fu la McLaren a metterlo sotto contratto, con gli inglesi che dovettero firmare anche un accordo per essere motorizzati Honda, con le cifre che però aumentarono a dismisura.
Senna si ricopre d’oro: le follie di McLaren e Williams
La McLaren voleva tornare a essere competitiva dopo un 1987 problematico che la vide distante anni luce dalla fortissima Williams, per questo motivo la Scuderia di Woking non badò a spese per mettere sotto contratto Ayrton Senna.
Il sudamericano infatti si vide raddoppiato completamente l’importo del proprio stipendio fisso con la McLaren che così decise di mettere sotto contratto il Mago con un totale di ben 8 milioni di dollari.
Nonostante i costi davvero molto esosi la scelta pagò immediatamente, infatti già alla sua prima stagione Senna riuscì a battere il compagno di squadra Prost, nonostante il francese riuscì a fare più punti di lui, mai il regolamento prevedeva uno scarto delle peggiori cinque gare.
I bonus inoltre erano sempre più esosi per lui, ma nel 1992 la Williams tornò a essere la Scuderia dominante, con Nigel Mansell che dominò il lungo in largo il Mondiale, con Senna che a quel punto voleva essere lui il successore del leone d’Inghilterra sulla vettura di Grove.
Per fare in modo che in modo che Ayrton potesse rimanere ancora un anno a bordo della McLaren, a Woking decisero di fargli firmare un contratto davvero assurdo, ovvero di 16 milioni di euro a stagione, dunque un milione per ogni gara disputata.
Nel 1994 riuscì finalmente ad approdare in Williams, ma il suo passaggio fu davvero molto breve, dato che a Imola in quella stagione arrivò la tragica morte in pista che stroncò per sempre la vita di uno dei miti assoluti della F1.