Se state per laurearvi in ingegneria e desiderate lavorare nel circus della F1, leggete con attenzione questo articolo. Potrebbe cambiarvi la vita.
Nella vita c’è chi lavora e chi insegue passioni. E’ molto difficile conciliare il lavoro dei vostri sogni con il vostro interesse principale, ma se doveste riuscirci, allora avrete la sensazione di non fare fatica nemmeno per un giorno. Vi sembrerà di sognare e, inevitabilmente, vi impegnerete di più rispetto ad un mestiere sfiancante di cui non siete interessati.
Per un ingegnere lavorare in Formula 1 è un sogno ad occhi aperti, ma per arrivarci dovrete impegnarvi tantissimo. Per prima cosa vi consigliamo di conseguire la laurea con il massimo dei voti. Al di là di quanto si dica, è ancora un elemento importantissimo per elevarsi nell’ambito di una selezione. In Italia, inoltre, la Ferrari è uno dei luoghi di lavoro più ambiti ed essendo un brand internazionale, saper parlare bene le lingue può risultare essenziale. A Maranello si organizza un programma specifico per i futuri ingegneri.
La casa modenese riserva uno spazio per coloro che vogliono puntare a lavorare nella Scuderia. La Ferrari F1 Engineering Academy seleziona i giovani più brillanti delle principali facoltà di ingegneria italiane e straniere. Lo scopo è formare delle menti brillanti, in un impegnativo percorso formativo. L’iter di selezione è molto rigido. Per questo motivo dovrete arrivare con buone credenziali. In alcuni casi vengono selezionati ragazzi e ragazze da università straniere perché parlano, fluentemente, tedesco e altre lingue.
Ferrari F1, l’Academy per gli ingegneri
Bisogna partire dal presupposto che oggi viviamo in un mondo globalizzato. La Rossa, a livello di prodotto auto, ottiene fatturati record, grazie all’export. In Formula 1, oramai, ci si esprime solo in inglese. Quindi vi consigliamo di iniziare prima possibile a studiare le lingue. Una volta terminato il percorso universitario, le porte di Maranello si apriranno a pochi eletti. Nella scorsa edizione sono stati selezionati appena 5 giovani, tra quasi 500 che avevano avanzato la candidatura.
Dopo un primo screening sono rimasti in 72. Tra questi solo 39 hanno superato la prova successiva e hanno avuto la chance di avere un confronto diretto con l’HR della Ferrari. Le prove si basano su domande tecniche, attitudinali e sulla storia e i valori della Ferrari. In 19 sono così avanzati e si sono interfacciati ai manager della gestione sportiva di Maranello. La GeS ha scelto i 5 giovani più validi.
Se pensate che sia troppo rigoroso come screening, in realtà, vi sono lavori dove la selezione è molto più serrata. La Formula 1 è la massima categoria del Motorsport. Non solo vi sono i migliori tecnici, ma anche i migliori meccanici e piloti al mondo. La concorrenza è spietata. La Ferrari, inoltre, insieme a Red Bull Racing e Mercedes rappresenta il non plus ultra. I cinque futuri geni del reparto corse di Maranello sono formati nei rispetti settori di competenza, lavorando anche in progetti di gruppo.
Gli ingegneri sono suddivisi in due gruppi: la divisione dedicata all’Area Power Unit e quella telaistica. Uno dei più grandi motoristi della storia recente del Cavallino è stato Mattia Binotto. Quest’ultimo ha poi deciso di accettare l’incarico di team principal, discostandosi dal suo reale ruolo, e le conseguenze sono state pessime. I ragazzi prescelti nella Ferrari F1 Engineering Academy, per sei mesi, hanno il supporto di tutor nel percorso formativo. Leclerc preoccupato da Vasseur? Ecco la sua risposta. Date una occhiata anche al seguente articolo: Lewis Hamilton, stoccata pesante a Verstappen: il Mondiale è già partito.
Una volta superato il periodo di preparazione sono chiamati a presentare i progetti su cui hanno lavorato. Nel corso delle ultime stagioni il team ha allargato il numero di giovani ingegneri. Il Performance Engineer della Rossa di Carlos Sainz, l’americano Steven Petrik, e lo scozzese Calum MacDonald, driver coach del figlio d’arte del Matador, hanno già dimostrato il loro valore. Cosa aspettate? Se sognate di arrivare in alto, lavorando al fianco dei ferraristi, impegnatevi e mandate la vostra candidatura. Oltre al programma del Cavallino, tenete d’occhio a tutte le proposte di lavoro delle altre scuderie sui siti web di riferimento.