La Red Bull RB19 ha completato il primo shakedown sul tracciato di Silverstone. Ecco come va la nuova auto di Verstappen e Perez.
Dopo la presentazione farlocca di New York, la Red Bull è andata in pista venerdì scorso sul tracciato di Silverstone, portando al debutto la nuova RB19. La monoposto ha girato con Max Verstappen e Sergio Perez, e c’è da dire che dalle immagini che abbiamo avuto modo di vedere si è capito davvero poco.
Tuttavia, rispetto all’auto che ha dominato lo scorso anno, qualcosina di diverso si è già visto. A primo impatto stupisce il muso anteriore, che sembra più allungato e rialzato, ma anche sulle pance dovrebbero esserci delle novità. Nella zona dove c’è il main sponsor Oracle, infatti, pare trovarsi una sorta di rientranza molto marcata, ma le eventuali conferme le avremo soltanto a Sakhir tra meno di dieci giorni.
Dopo tanti anni, dunque, le auto di Adrian Newey sono sempre le più attese ed apprezzate, soprattutto da chi ama la tecnica. Ora la parola passa alla pista, anche se il filming day ci ha già stuzzicato e non poco visto ciò che abbiamo avuto modo di vedere pochi giorni fa. La Ferrari e la Mercedes, che verranno finalmente svelate oggi e domani, dovranno fare i salti mortali per provare a giocarsela ad armi pari, chiudendo un gap che lo scorso anno era diventato davvero importante a fine stagione.
Red Bull, Helmut Marko parla della RB19
La Red Bull è la grande favorita, e c’è l’impressione che Adrian Newey possa aver inventato l’ennesima genialata sulla RB19. Lo shakedown segretissimo di Silverstone è stata una riproposizione di quanto accadde un anno fa, quando tutti poi ammirarono con stupore le vere forme della monoposto ai test di Barcellona.
Stavolta accadrà una cosa simile in Bahrain, dove il 23 di febbraio prenderà in via la tre giorni di prove invernali. Nel frattempo, il Super-consulente del team di Milton Keynes, Helmut Marko, ha concesso un’intervista ad “F1-Insider.com“, riportando le sue sensazioni sulla nuova vettura.
Ecco le sue parole: “Devo dire che per il momento, tutto sta andando bene con la nuova macchina. Siamo pienamente in regola con i tempi previsti. Lo scorso anno, la nostra macchina ha raggiunto un buon livello di peso soltanto nella seconda parte di stagione, ed è per quello che Verstappen è riuscito ad andare così forte dominando le gare. Ci auguriamo di aver sistemato gli ultimi dettagli e di aver fatto ancora meglio ora“.
Marko ha poi parlato dei buoni rapporti con la Ford: “Con la Ford abbiamo fatto un ottimo affare. Sono stato anche a Detroit per i vari colloqui, sono andati bene e tra noi e loro c’è stata subito armonia, sin dalle primissime fasi. Abbiamo concluso il tutto abbastanza in fretta, ed il cerchio si chiuderà nel 2026. Da quella data, il nostro motore si chiamerà Red Bull Ford“.
Questa di Marko è stata una risposta molto interessante, dal momento che c’erano molti fan che si chiedevano come si sarebbe chiamato il nuovo motore e cosa c’era dietro a questo accordo. Il fatto che il team di Milton Keynes comparirà nella denominazione della nuova power unit conferma quanto avevamo affermato qualche tempo fa.
Molto probabilmente, della realizzazione se ne occuperanno i tecnici del reparto Powertrains, sfruttando il know-how appreso dalla Honda in questi anni, più qualche tecnico della casa giapponese che è stato assunto dalla squadra di Christian Horner. Probabilmente, la Ford presterà qualche ingegnere, ma è chiaro che la power unit non verrà realizzata a Detroit e che non sarà un motore dell’ovale blu a tutti gli effetti, come invece avveniva in passato.
Tuttavia, per la F1 e per il marchio anglo-austriaco si apre una nuova, importante fase, con gli Stati Uniti d’America che, almeno di denominazione, sono sempre più presenti. Ora c’è attesa per capire cosa ne sarà dell’accordo Andretti-Cadillac, i quali sono intenzionati ad entrare nel Circus il prima possibile.