Il sette volte iridato, Lewis Hamilton, ha sfiorato l’ottavo titolo mondiale della sua carriera. In Mercedes hanno spifferato il suo punto di forza.
Lewis Hamilton è da una vita nel circus e, in un modo o nell’altro, ha sempre fatto parlare di sé. Il nativo di Stevenage ha vinto più Gran Premi di chiunque altro, avvicinandosi ad una altura che non è riuscita a toccare neanche il grande Michael Schumacher. Gli è mancato un solo giro al pilota della Mercedes per elevarsi sul tetto del mondo per l’ottava volta nel 2021.
Quanto è accaduto ad Abu Dhabi ha, certamente, segnato la sua carriera. Quest’ultima è stata sempre molto brillante, ma si è aperta con una delusione cocente nel 2007 e rischia di essersi chiusa il 12 dicembre 2021. Ciò che si è visto in pista, nella scorsa annata, è solo una copia sbiadita del pilota in grado di vincere 103 Gran Premi. Nonostante un’auto poco competitiva, il giovane Russell ha fatto un lavoro migliore al debutto un Mercedes. Non solo perché ha preceduto in graduatoria Lewis di 35 punti e ha vinto l’unica gara della stagione per il team teutonico, ma per una costanza di rendimento che il #44 non è riuscito ad avere.
La sfortuna non c’entra e nemmeno il porpoising, Hamilton non ha massimizzato il potenziale della W13. Di certo non era il più elevato del circus, ma per la prima volta non ha vinto nemmeno una gara in carriera. Un caso? Lo vedremo tra poche settimane quando inizierà il campionato 2023. In teoria la squadra con sede a Brackley avrebbe voluto tenersi stretto il titolo costruttori, ma la Red Bull Racing ha dominato. Per un sette volte campione del mondo qualche sporadico podio non può assumere un grande significato. La prossima annata potrebbe essere quella decisiva, anche ai fini contrattuali.
Le parti dovranno ancora discutere a lungo e le cifre non saranno irrisorie. Hamilton è fisicamente pronto a lottare in altre stagioni, ma vorrà avere delle rassicurazioni tecniche. L’anglocaraibico sognava di vendicarsi dello scippo subito ad Abu Dhabi, ma non ha avuto la possibilità di dimostrare il suo valore. La W13 si è rivelata un autentico fallimento. Poco agile, lenta e tormentata dal porpoising. Lewis si è lamentato dal primo sino all’ultimo Gran Premio dei problemi della W13. Per di più la crescita del compagno di squadra ha acceso un ulteriore spia in vista del futuro.
Qualora dovesse avere in dote un’auto all’altezza del suo talento, il #44 dovrà guardarsi alle spalle, come ai tempi di Rosberg. Il lieto vivere dei tempi di Bottas è finito. La Mercedes ha pensato al futuro, ingaggiando Russell. Da sempre la rivalità tra teammate è accesissima e George è stato alla pari del sette volte iridato e, in determinati, frangenti anche superiore nella scorsa annata. Gli anni duri ma molto formativi in Williams, incredibilmente, hanno aiutato il giovane di King’s Lynn.
La forza di Lewis Hamilton
Nel corso della sua vita il pilota ha dovuto affrontare molte battaglie. Nel 2023, forse, potrebbe essere l’ultima nel circus della F1. Andrew Shovlin, ingegnere capo della squadra anglo-tedesca, conosce molto bene il suo driver. Nonostante abbia 38 anni, Lewis sarebbe diverso dagli altri secondo il tecnico della Mercedes. “Non puoi chiedere a Lewis di essere felice quando ha perso una gara. Non è così che lavora. Ma sa perdere davvero bene, soprattutto se cerchi qualcuno che torni e vinca la prossima“, ha dichiarato alla BBC.
Shovlin, infatti, ha elogiato la resilienza del sette volte iridato. “In effetti, è più bravo a perdere rispetto alla maggior parte che ho visto a causa di quanto diligentemente va al cuore del lavoro per capire cosa deve fare per essere migliore, dove ha perso le sue opportunità“, ha sancito l’ingegnere della squadra con sede a Brackley. Hamilton surclassato dal teammate, il tecnico esalta Russell: ecco il motivo. Leggete anche: Lewis Hamilton, stoccata a Verstappen: il Mondiale è già partito.
Il tecnico ha sottolineato anche la grinta del sette volte iridato. “Lewis ha un talento incredibile. Ma sono ancora più impressionato dalla sua etica del lavoro e dal suo costante desiderio di continuare ad evolversi. Ha pochissime brutte giornate. E anche nella sua brutta giornata, è bravo come la maggior parte dei suoi avversari. Questo lavoro costante su se stesso è ciò che lo rende così eccezionale, e quando è al top della forma, il suo livello è fenomenale“, ha chiosato Shovlin.