La Ducati vuole trarre giovamento dalle Sprint Race. Il pilota del marchio italiano spiega cosa può fare la differenza nel 2023 della MotoGP.
Si torna finalmente a parlare di MotoGP dopo oltre tre mesi dalla gara finale dello scorso anno, nella quale Pecco Bagnaia portò a casa il titolo mondiale. Nei test di Sepang, che stanno andando in scena in questi giorni, tutti gli occhi sono per la nuova Ducati Desmosedici GP23, che, nelle mani del rider torinese, sfoggia finalmente il numero 1.
Questa scelta era stata accontonata dai campioni del mondo dell’ultimo decennio, visto che l’ultimo a prenderla era stato Casey Stoner nel 2012, al suo ultimo anno in MotoGP dopo il secondo titolo vinto con la Honda nella stagione precedente. Ora, per Bagnaia arriverà la parte più difficile, ovvero quella di dimostrarsi all’altezza di quel numero 1 che espone sul cupolino.
Al suo fianco c’è un già caldissimo Enea Bastianini, che ha piazzato il terzo tempo nella prima sessione di test, alle spalle dell’Aprilia di Maverick Vinales e della Ducati del Mooney VR46 Racing team del battistrada, Marco Bezzecchi. Il “Bez” ha fermato il cronometro sull’1’58”470, confermando il grande stato di forma che aveva palesato nella seconda parte della scorsa stagione.
La Ducati parte sicuramente con i favori del pronostico, e le prime battute sulle moto 2023 hanno già confermato le aspettative. Una delle grandi novità di questa stagione è rappresentata dall’arrivo delle Sprint Race, e secondo un pilota della casa di Borgo Panigale, esse volgeranno a favore delle loro modo. Ecco per quale motivo.
Il 2023 segnerà un punto di non ritorno nella storia della MotoGP. Infatti, il format dei week-end di gara verrà stravolto dall’arrivo delle Sprint Race, che saranno ben diverse da quelle che vediamo in F1 per alcuni aspetti. Prima di tutto, la top class delle due ruote ha deciso di introdurle per ogni fine settimana, e non solamente per alcuni come avviene nel Circus.
Questo significa che il 2023 vedrà la disputa di ben 42 gare, i 21 Gran Premi più le 21 “garette” del sabato. Inoltre, l’ordine di partenza della gara di domenica verrà stabilita dalla sessione di qualifica e non dal risultato della Sprint Race, cosa che invece avviene in F1. Tuttavia, la cosa non convince, visto che la MotoGP non può certo sperare di superare la sua crisi con una gara in più ad ogni week-end.
L’arrivo delle Sprint Race ad ogni fine settimana potrebbe però essere un ulteriore vantaggio per quanto riguarda la Ducati, che è nettamente la moto migliore in qualifica e, in generale, nello sfruttare la gomma nuova. Una gara breve porterà tutti i piloti a spingere di più senza pensare alla gestione degli pneumatici, e questo potrebbe favorire e non poco gli otto alfieri della casa di Borgo Panigale.
A pensarla così c’è proprio uno di loro, vale a dire Luca Marini, che anche quest’anno sarà in sella alla Desmosedici GP22 del Mooney VR46 Racing Team. Il fratellino di Valentino Rossi, impegnato in questi giorni nei test di Sepang, ne ha parlato in un’interessante intervista riportata da “Speedweek.com“.
Ecco le sue parole: “Le gare sprint possono dare una bella mano alla Ducati, perché siamo molto forti in qualifica. Siamo molto contenti di questa gara extra, pensiamo che le altre case lo siano di meno. Lo stesso vale per i piloti che sono forti in qualifica. Tuttavia, le qualifiche sono molto importanti anche per la gara di domenica. Voglio essere un pilota completo, e quindi cercherò di essere forte in qualifica ed anche in entrambe le gare“.
La prima Sprint Race verrà disputata sabato 25 marzo in quel di Portimao, nell’ambito del Gran Premio del Portogallo. Si tratterà di una giornata davvero intensa, che in un modo o nell’altro entrerà nella storia delle due ruote. Solo in base a ciò che vedremo potremo formulare un giudizio definitivo, nella speranza che i piloti non corrano troppi rischi.
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