Max Biaggi è stato uno dei più grandi piloti italiani di tutti i tempi, ma ora ha avuto modo di cambiare completamente la propria vita.
Ci sono dei nomi che riescono a rimanere per sempre nel cuore e nell’immaginario collettivo dei tifosi di una particolare disciplina sportiva, con le moto che avranno per sempre impresso nella loro storia gloriosa il mitico nome di Max Biaggi.
Si può dire che al campione romano sia mancato forse il tanto famigerato centesimo per arrivare a cento, perché dopo i suoi inizi da ragazzo prodigio nella Classe 250 c’era davvero la sensazione che anche nella 500 e in MotoGP avrebbe potuto spaccare.
Invece è solo diventato uno dei più grandi secondi della storia, un campione che ha avuto solo la sfortuna di emergere nel periodo migliore della carriera di Valentino Rossi, colui che può essere sicuramente definito come il più grande di tutti i tempi.
Questo lo ha portato al termine della sua esperienza nel MotoMondiale a guardarsi altrove, con la Superbike che è stata per lui una grande fonte d’ispirazione, soprattutto perché gli ha dato modo di diventare davvero il numero uno.
La Ducati è stata spazzata vita dalla potenza della sua Aprilia e per un romano doc come lui è stato un momento bellissimo trionfare prima nel 2010 e poi nel 2012 con questa motocicletta gloriosa e carica di storia.
La sua avventura in Superbike è stata sicuramente quella più redditizia e che gli ha così permesso di entrare nel mito assoluto delle due ruote, con il 2012 che sembrava dover essere l’anno del suo ritiro da campione.
La Aprilia lo aiutò a ritornare in pista ancora in Superbike nel 2015, ma alla fine corse solamente per gli appuntamenti in Italia e in Malesia, e in questa Gara 1 riuscì anche a ottenere l’ultimo podio della carriera.
Quel 2015 però fu davvero il suo canto del cigno perché ora per Biaggi era giunto il momento non più di emozionare in pista ma di diventare una fonte di ispirazione per tutti quei giovani che sognavano di entrare nel mondo del grande motociclismo.
Per un breve periodo il suo futuro dopo il mondo delle corse sembrava dover diventare uno di quegli atleti che passano dall’essere giudicati al giudicare, infatti venne assunto da Mediaset per poter commentare proprio la Superbike, ma durò poco.
La sua volontà infatti era quella di insegnare ad altri giovani talenti quello che lui aveva imparato nel corso della propria leggendaria carriera ed ecco allora come mai Biaggi il 19 dicembre 2016 decise di diventare il Team Manager della sua Scuderia: la Max Racing Team.
Si è trattato di un momento straordinario per lui che ha visto così finalmente coronare il proprio sogno, ovvero quello di iscriversi in Moto3, la competizione che più di tutte dà la possibilità di poter vedere sbocciare nuovi grandi talenti.
Naturalmente i risultati sono sempre stati molto altalenanti, non vi è infatti la forza economica per poter lottare contro le più importanti Scuderie del mondo, ma nonostante questo l’entusiasmo non è mai mancato.
Il 2022 ha visto una grande crescita, basti pensare come in classifica costruttori ci sia stato un sensazionale terzo posto, grazie agli ottimi risultati di Ayumu Sasaki e John McPhee, con quest’ultimo che è diventato in Malesia il più vecchio vincitore della categoria.
La storia di Biaggi nel MotoMondiale ha cambiato prospettiva, ma la sua voglia di ricercare talenti lo sta portando a dimostrare ancora una volta il suo grande talento.
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