Ultimamente molto attenta alle questioni sociali, la F1 ha deciso di dare vita ad un’importante iniziativa per le vittime del terremoto.
Mentre le cronache ci riportano storie strazianti di famiglie lacerate dal terremoto che ha distrutto diversi centri della Turchia e della Siria, ma ugualmente di miracolosi salvataggi di giovani e neonati, il Circus si mobilita. Come ormai ci ha abituato negli ultimi anni, la massima serie dell’automobilismo ha voluto fare qualcosa di concreto per aiutare i superstiti di quella che possiamo definire una tragedia colossale.
In queste ore ha infatti reso noto di aver stretto una partnership con l’UNICEF, l’ente che più si sta impegnando per dare una mano ai bambini scampati ai crolli, molti dei quali rimasti completamente soli.
Come riporta l’account Twitter della massima categoria a ruote scoperte, la collaborazione con il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, durerà per i prossimi tre anni. In questo periodo il Grande Circo si preoccuperà di sostenere le attività umanitarie promosse dell’ente e in particolare darà un contributo per permettere ai bimbi più fragili di andare a scuola.
Attraverso la creazione di una piattaforma digitale l’aiuto verrà esteso dagli attuali 26 Paesi a 45 in tutto il mondo. Nella fattispecie l’intervento della F1 sarà focalizzato all’ Emergency Fund, che si occupa delle situazioni emergenziali, come quella del terremoto.
Stando a quanto riferito dal CEO Stefano Domenicali, il loro contribuito darà l’opportunità a 6,5 milioni di piccoli vulnerabili e provenienti da comunità dai margini di accedere ad un servizio educativo di qualità. “Sarà come costruire un ponte“, le parole del manager imolese. “In uno sport in cui la ricerca, la tecnologia e l’innovazione giocano un ruolo cardine per il successo di piloti e scuderie, l’educazione rappresenta il cuore della nostra serie“.
Con l’obiettivo di garantire anche alle fasce più povere la possibilità di studiare e di essere protetti quando si verificano episodi non prevedibili, l’ex boss Ferrari si è detto orgoglioso di poter partecipare a questo progetto.
“Il mondo sta affrontando una crescente crisi dell’educazione, con milioni di ragazzini impossibilitati ad accedere alle scuole e agli strumenti necessari per imparare e fiorire“, il commento del capo esecutivo di UNICEF UK Jon Sparkes. “Gli investimenti in questo campo sono essenziali per creare le società e le economie del futuro dobbiamo agire subito affinché le problematiche non si acuiscano”.
Ma perché affidarsi proprio ad un ambiente così lontano, sulla carta, dalle criticità sociali?
“A nostro avviso lo sport unisce le persone, dunque questa cooperazione potrà darci un ausilio per far conoscere i problemi legati all’infanzia“, la spiegazione.
Dunque, la F1 come piattaforma globale per sensibilizzare. E’ curioso che questo accordo arrivi proprio a poche settimane di distanza dal veto imposto dal presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem circa eventuali dichiarazioni dal tono politico pronunciate dai corridori. Un divieto vissuto da molti come un bavaglio e già ragione di malumori da parte degli interessati.
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