Le Minicar sono delle auto molto apprezzate dai giovani che devono ancora conseguire la patente, ma ci sono delle regole da dover conoscere.
Il mondo dell’automobilismo elettrico sta ormai conquistando tutti quanti, con le più importanti aziende del settore che stanno cercando di sviluppare sempre di più questi modelli, ma già in passato ci avevano provato con le minicar.
C’è sempre stata grande curiosità attorno a queste vetture, soprattutto perché erano il grande sogno degli adolescenti, coloro che al posto del motorino puntavano su queste vetture che potevano essere guidate solamente con il patentino, con delle caratteristiche davvero particolari.
Partiamo subito da quelle maggiormente vendute, ovvero le minicar elettriche usate, infatti essendo prettamente richieste dai giovani, la maggior parte dei genitori cerca sempre di poter imitare il costo.
Ci sono tantissimi siti nei quali poter scoprire le offerte migliori, sicuramente con motori.mitula.it che è uno di essi, ma va benissimo anche il più classico subito.it o autoscout24.it.
I prezzi ovviamente variano dalle migliori in assoluto, come per esempio la Manara che pur essendo usata viene attorno ai 9000 euro, mentre si può arrivare anche a una ben più piccola Raptor, molto simile alla Ape Car, che si stanzia sui 4.500 euro.
La maggior parte delle minicar si tratta di vetture a due posti, ma in realtà di recente sono state realizzate anche delle varianti molto interessanti con ben 4 posti.
Una di essi infatti è la Lingbox Uni, una minicar realizzata in Cina che presenta dunque le tre porte e i quattro posti, con il suo costo che varia tra i 5400 e i 7000 euro massimi.
Naturalmente le minicar elettriche a 4 posti sono quelle più costose di tutte, ma sono anche quelle maggiormente richieste, perché per i giovani è importante restare uniti e fare compagnia anche durante i viaggi.
Le minicar in assoluto più diffuse sono quelle a due posti, con questa variante che è stata utilizzata moltissimo anche dalle più importanti marche automobilistiche.
La più nota senza dubbio è la versione della Renault Twizy, un’automobile che sembra davvero arrivare dal futuro se non addirittura da un altro pianeta, con molti che l’hanno definita la macchina di Star Trek.
Ottimi anche i modelli portati avanti da un’altra casa francese, ovvero la Ligier che ha dato vita alla Microcar Dué e alla microcar M.Go, anch’esse da due posti.
Andiamo ora maggiormente nello specifico e andiamo a conoscere qual è stata la prima storica automobile elettrica a essere stata guidata in Italia.
Si tratta infatti della XEV YoYo, una versione che ormai in Italia sta spopolando addirittura da 16 anni, con la sua autonomia che riesce a percorrere fino a 150 km.
Bassissimi anche i costi, dato che per poter ricaricare la sua batteria basteranno solo 2,50 euro, per questo motivo è perfetta per i più giovani.
Ricordiamo inoltre che essendo una minicar elettrica dà anche l’opportunità di non pagare il parcheggio durante le strisce blu, un vantaggio decisamente non da poco, ma con la sua velocità massima che tocca addirittura gli 80 km/h.
Naturalmente variano moltissimo i prezzi delle minicar elettriche, con il mercato che varia indicativamente da un massimo di 17.000 euro, questo infatti è il prezzo che viene stanziato indicativamente per l’ultima Xev YoYo, fino a un costo molto più ridotto attorno agli 8000 euro.
Questo infatti è il prezzo della Citroen AMI, ma anche quello della Esprima Birò, quest’ultima un’auto davvero molto singolare.
Il prezzo è molto basso soprattutto perché ha un’autonomia davvero limitata, infatti in certi casi ha bisogno di vedere ricaricata la propria batteria solamente dopo 55 km e il tempo per poter passare da 0 al 100% e addirittura di 5 ore.
In molti sono convinti che per poter guidare queste minicar non sia necessario la patente, ma l’affermazione è vera solamente a metà.
Per quanto riguarda le minicar più piccole in assoluto effettivamente basta semplicemente il patentino che può essere tranquillamente conseguito per guidare il motorino.
Infatti quelle che presentano la cilindrata e le dimensioni più piccole vengono catalogate come quadricicli leggeri, dunque basterà semplicemente la patente AM.
Cambia invece il discorso del momento in cui si acquistano delle minicar con dimensioni decisamente più generose, anche se perfino in questo caso non serve aspettare la patente.
Non si potranno comunque guidare queste automobili fino all’età di 16 anni, infatti le minicar elettriche più generose vengono catalogate come dei quadricicli pesanti, dunque non ancora delle automobili vere e proprie.
Per poter guidare questi mezzi dunque, oltre al conseguimento dei 16 anni, sarà fondamentale riuscire a superare l’esame per la patente B1.
Le minicar che stanno dunque spopolando sempre di più, ma una di quelle che ha avuto il maggior successo è indubbiamente la Citroen AMI, con la vettura francese che ha successo per il rapporto qualità/prezzo.
Questa versione infatti costa solamente 8.990 euro e dà l’opportunità di essere guidata anche da coloro che hanno solamente 14 anni, essendo catalogato come un quadriciclo leggero.
Questo dà modo di poter raggiungere fino a una velocità di 45 km/h, con la sua autonomia che tocca i 75 km complessivi.
Il costo inoltre è davvero molto limitato, tanto è vero che per poter ricaricare questa Citroen AMI basterà semplicemente attaccare la propria batteria alla corrente, dunque il prezzo indicativo sarà di 2,50 euro ogni 100 km.
Naturalmente non poteva mancare anche lo sviluppo di una minicar elettrica da parte della Renault, l’azienda più famosa di tutta la Francia che ha dato il via alla minicar elettrica con la Twizy.
Si tratta di una vettura delle dimensioni davvero molto contenute, con la lunghezza di 234 cm, una larghezza di 124 cm e un’altezza di 146 cm, con 17 cavalli al suo interno.
Anche in questa circostanza viene catalogata come automobile da poter guidare tranquillamente senza patente, essendo un quadriciclo leggero e dunque basterà semplicemente il patentino.
Di sicuro la Citroen AMI è una delle microcar più economiche al mondo, ma non è l’unica ad avere un grande rapporto qualità prezzo.
Tra le migliori in assoluto è giusto citare anche la tedesca Opel Rocks, con quest’ultima che può essere anche acquistata con un valore di mercato al di sotto degli 8000 euro, una vera e propria manna dal cielo per tutti i genitori.
Anche in questa circostanza per poter guidare la vettura teutonica non servirà la patente B1, ma sarà sufficiente utilizzare la AM.
La Cina è la più importante nazione per quanto riguarda la produzione di vetture elettriche, per questo motivo anche per quanto riguarda le microcar.
La miglior versione in assoluto è la Lingbox Uni, una variante addirittura da 4 posti che si può acquistare per meno di 7000 euro, il che le permette così di essere tra le più apprezzate.
Le microcar cinesi però non si fermano solamente alla Lingbox Uni, ma anche la Baw Yuanbau riesce a rimanere solamente all’interno dei 4.800 euro per il prezzo di base, con il suo colore che viene prevalentemente lanciata con il rosa o con l’argento.
Davvero ottima l’autonomia, dato che riesci a percorrere tra i 120 e 170 km con una sola ricarica.
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