Nel 2023 la Ferrari dovrà vedersela con Red Bull Racing e Mercedes. Nella prossima annata Vasseur si ritroverà difronte “l’amico-rivale” Wolff.
Nella prossima stagione la Ferrari dovrà colmare le lacune messe in mostra nel 2022, a partire dai problemi di affidabilità dei motori Superfast. Tante possibili vittorie sono andate sprecate per problemi tecnici, oltre che per inammissibili errori strategici del muretto box.
A differenza dello scorso anno è arrivato a Maranello Frederic Vasseur, al posto dell’ex team principal Mattia Binotto. Il francese avrà un compito non semplice, dovendo riportare ordine e disciplina in un team dove ha sempre regnato il caos negli ultimi 4 anni, a causa dello scarso impegno gestionale dello svizzero. A Mattia Binotto vanno fatti i ringraziamenti per tutto ciò che ha costruito negli anni prima di insediarsi nel ruolo che fu di Maurizio Arrivabene, ma da team principal ha combinato più disastro che altro.
Impostosi al comando della Scuderia più vincente della storia della F1, il motorista Binotto ha siglato lo scandaloso accordo segreto sui motori della SF90. Nei due anni prima la Rossa si è giocata il titolo con Vettel, mentre nei 4 anni dopo sono arrivate solo 7 vittorie. La Ferrari, per ben due anni e mezzo, non ha calcato il primo gradino del podio. Ferrari nei guai? Red Bull già in vantaggio: Verstappen gongola.
Nel 2022 gli obiettivi erano quelli di lottare per il campionato del mondo, ma dopo l’exploit iniziale la Rossa si è sciolta con i primi caldi primaverili. Nel 2023 competere per il massimo premio potrebbe essere anche più complicato rispetto al passato. La Red Bull Racing parte da una base di partenza invidiabile, avendo costruito un’auto ad effetto suolo quasi imbattibile. La RB19 non si discosterà molto dalle caratteristiche della RB18 che ha conquistato 17 tappe su 22.
Charles Leclerc ha vinto 4 tappe, mentre in Inghilterra Carlos Sainz ha sfatato il suo personale tabù, celebrando il primo trionfo in F1. Nonostante una netta differenza di prestazione tra i due alfieri della Ferrari, la libertà gerarchica voluta da Binotto ha creato molta confusione all’interno del team. Vasseur dovrà fare delle scelte complicate ma necessarie per lottare contro i campioni del mondo austriaci che hanno ben chiare le gerarchie.
Il rapporto tra Vasseur e Wolff
La Ferrari dovrà anche tenersi stretta la seconda piazza, dato che nel 2023 potrebbe essere insidiata dalla Mercedes. Vasseur ha, recentemente, parlato del rapporto che lo lega al team principal Toto Wolff, elogiando l’austriaco per le sue indubbie capacità manageriali. L’ex tecnico della Sauber dovrà vedersela con due ossi duri, provando a discostarsi quanto più possibile dal Binotto pensiero. Il tecnico di Losanna, infatti, fu schiacciato politicamente dai rivali Christian Horner della Red Bull Racing e Toto Wolff della Mercedes.
Vasseur pare avere le idee chiare. Alla domanda di Autosport se il suo nuovo ruolo alla Ferrari significasse che sarebbe disposto a “buttare Wolff sotto l’autobus se necessario”, Vasseur ha scherzato: “Non parliamo più!”
Battute a parte, il francese ha un ottimo rapporto con il manager austriaco. “Penso che a livello globale sia un vantaggio, ma dobbiamo essere intelligenti – ha ammesso Vasseur – so che lotteremo in pista, lotteremo con gli steward, lotteremo nella FIA e lotteremo per il Concorde Agreement. Questa è la vita. Ma, alla fine, penso che per il quadro globale sia un vantaggio avere anche un’ottima collaborazione tra i team. Sotto questo aspetto, quando l’interesse comune dei team o della F1 sarà discutere e trovare un accordo, penso che sarà un enorme vantaggio avere un buon rapporto”.
In ogni caso, il nuovo tecnico della Ferrari ha dichiarato che, a prescindere dall’amicizia, combatterà “come un diavolo con Toto in pista e fuori pista”.