Rubens Barrichello è stato una delle seconde guide più amate in casa Ferrari e le sue prove lo hanno reso immortale nel cuore dei tifosi.
Vincere un Mondiale di F1 è sicuramente il sogno di tutti i piloti al mondo, ma non si tratta dell’unica via per poter diventare uno dei più apprezzati nella storia di una Scuderia come la Ferrari, infatti tutti quanti avranno per sempre nel proprio cuore uno spazio per Rubens Barrichello.
Nel corso della propria carriera infatti il pilota brasiliano ha saputo realizzare anche diversi record, con le sue 19 stagioni consecutive nella più importante competizione a quattro ruote che risultano ancora oggi essere un primato imbattibile.
Il numero di stagioni in F1 complessivo sarà battuto in questo 2023 da Fernando Alonso, ma lo spagnolo ha avuto alcune stagioni di intervallo per poter arrivare a questo straordinario traguardo, con tante Scuderie che hanno potuto apprezzare il lavoro di Rubinho.
I suoi inizi sono avvenuti con la Jordan, per poi passare alla Stewart e soprattutto arrivare nel 2000 alla Ferrari, con il suo ruolo di seconda guida di Michael Schumacher che gli ha dato l’opportunità di diventare più volte campione del mondo con la Ferrari, solamente però nel campionato costruttori.
Avrebbe potuto avere la grande occasione con la Brawn GP nel 2009, anno in cui guidava la miglior vettura, ma alla fine non riuscì mai realmente a tenere il passo del compagno di squadra Jenson Button, con il britannico che vinse così il primo e unico titolo in carriera.
Dopo un paio di anni abbastanza deludenti in Williams, capì nel 2011 che era ormai giunto il tempo di abbandonare la F1, ma la sua straordinaria passione per i motori non si era di certo interrotta.
Già dal 2012 infatti decise di prendere parte allo Stock Car Brasil, la più importante competizione a quattro ruote della sua nazione, con la primissima scuderia che lo mise sotto contratto che fu la Medley Full Time, che gli diede a disposizione una Peugeot 408.
Dopo un inizio abbastanza in sordina, Rubens Barrichello riuscì a perfezionare il proprio stile di guida, che ovviamente era totalmente diverso rispetto a quello della F1, ma nel 2014 riuscì a vincere il suo primo titolo brasiliano con la Full Time Sports, a bordo di una Chevrolet Sonic.
Per lui fu un risultato davvero straordinario, ma nel corso degli anni non riuscì più a ripetere la grande impresa, pur rimanendo sempre nella Scuderia che lo aveva portato a trionfare, con il massimo traguardo che sembrava essere raggiunto nel 2016 con una seconda piazza.
Quando ormai tutti quanti erano convinti che avrebbe potuto al massimo essere una buona spalla per i giovani nuovi piloti emergenti brasiliani pronti a vincere titoli, ecco che il 2022 divenne straordinariamente il suo anno.
A bordo sempre della Full Time Sports divenne protagonista con la sua Toyota Corolla, in una straordinaria lotta al titolo con altri due grandi campioni come Gabriel Casagrande e Daniel Serra.
Incredibilmente divennero decisive le ultime due gare a Interlagos, con i problemi tecnici dei suoi due principali rivali che gli permisero così di scavalcarli quando ormai nessuno ci credeva più.
Barichello dunque nel 2022 è riuscito ancora una volta a laurearsi campione del Brasile nella competizione Stock Car, un risultato che probabilmente nessuno avrebbe mai potuto credere possibile.
Avrebbe dovuto già essere in pensione secondo molti, ma dopo questo titolo a questo punto chissà che anche nel 2023 non possa continuare a spopolare in casa sua.
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