La Scuderia modenese dovrà riscattare un 2022 ricco di alti e bassi. Le novità sembrano andare nella giusta direzione, come conferma una attenta analisi sulla Ferrari.
I fan della Scuderia Ferrari sono in trepidante attesa per l’inizio della stagione 2023. Charles Leclerc ha concluso il quarto anno a Maranello con il miglior risultato della sua carriera. Il secondo posto in graduatoria è stato un premio alla sua tenacia. Nonostante gli sforzi del #16, i tifosi sono rimasti delusi dai continui errori strategici del team. Il driver della FDA è passato dal lottare per la corona con il campione del mondo Verstappen a dover sopportare, invece, una rimonta umiliante della seconda guida RB, Sergio Perez.
Il monegasco è stato caparbio, conquistando la bellezza di 9 pole position. Due in più persino di Verstappen. I punti si fanno la domenica, salvo le anomale gare sprint al sabato, ma i pasticci dei tecnici del Cavallino Rampante sono risultati determinanti. A livello personale Leclerc ha compiuto solo due errori di guida, uno ad Imola e l’altro al Paul Ricard, ma anche a causa delle avarie tecniche non ha portato a casa più di 3 vittorie stagionali. Il compagno di squadra, Carlos Sainz, ha fatto peggio, collezionando solo un trionfo, il primo nella sua carriera nella categoria regina del Motorsport.
La Rossa, nel finale di stagione, ha anche rischiato di perdere la seconda posizione in classifica costruttori. Il team italiano aveva iniziato con grandi ambizioni nel 2022, ritrovando fiducia grazie ad un progetto vincente. La F1-75 si è dimostrata, almeno nelle prime uscite stagionali, la migliore vettura del lotto. Una volta risolti i problemi tecnici e alleggerita la RB18, non vi sono stati più patemi per Max Verstappen. Il toro olandese ha iniziato a comandare la classifica, rimontando velocemente il gap dal ferrarista.
Dopo il +46 di Leclerc su Verstappen, alla vigilia del tappa di Imola, un comandante autoritario avrebbe preso una scelta sulla prima guida. Binotto, invece, provò a tendere una mano a Sainz. Le strategie della Rossa andarono a suo favore in diverse tappe, mettendo Leclerc in posizioni spiacevoli. Charles terminò giù dal podio a Monaco e Silverstone, con tanto di dito puntato in faccia da parte del team principal elvetico. F1, l’Alfa Romeo nel Circus come costruttore? I fan sognano.
Le novità della Ferrari
Il primo grande scossone è arrivato con l’annuncio dell’addio di Mattia Binotto. Dopo un lungo tira e molla, l’ingegnere di Losanna è stato accompagnato al portone della factory del Cavallino. L’arrivo di Frederic Vasseur dall’Afa Romeo Sauber rappresenterà un nuovo impulso, diventato necessario dopo i numerosi errori gestionali dell’ex team principal. Se sul piano dell’ordine e della disciplina, il tecnico francese potrà fare la differenza, per quanto concerne il resto dovrà affidarsi ad un progetto tecnico iniziato tempo fa. Hamilton è stato surclassato dal teammate, il tecnico esalta Russell: scoprite il motivo.
Binotto, infatti, decise di interrompere gli sviluppi della F1-75 in autunno per puntare tutte le fiches sull’auto 2023. Da quanto è emerso dai primi riscontri al banco, come confermato anche da Vasseur, la nuova monoposto del Cavallino avrebbe trovato una quadra. Dopo i tanti problemi tecnici che hanno afflitto Charles Leclerc e Carlos Sainz, finalmente, si sarebbe trovata la natura della problematica.
La nuova vettura verrà svelata il prossimo 14 febbraio e c’è un grande ottimismo. Il progetto 675, secondo l’edizione italiana di Motorsport.com, ha già dato le prime soddisfazioni ai piloti. Carlos Sainz e Charles Leclerc stanno lavorando, intensamente, al simulatore. Si parla, senza tanti giri di parole, di lottare per il titolo mondiale. I dati aerodinamici, con le ultime modifiche telaistiche, alle fiancate e alla sospensione posteriore, sarebbero positivi.
Davide Mazzoni, rientrato dalla Maserati a Maranello lo scorso novembre e nominato capo dell’ICE (l’unità a combustione interna) avrebbe dato un impulso importante per il miglioramento delle PU. Si parla di prestazioni migliorate anche grazie al know-how sulla benzina E10 (10% di biocarburante). L’obiettivo della Rossa non è stato solo quello di porre rimedio ai problemi di affidabilità, ma estrarre anche una maggiore performance dalle nuove Power Unit. Il raffreddamento del turbo e della MGU-H sarà stato, ampiamente, rivisto per non andare più incontro ad imprevisti come quelli della passata stagione.