La F1 è di sicuro la più importante competizione del Motorsport ed è per questo motivo che il primo ad aver vinto è una leggenda unica.
La Formula 1 si è sempre perfezionata nel corso degli anni, in modo tale da poter rimanere sempre di più nel cuore degli appassionati, ma per poter diventare quello che oggi ha avuto bisogno dei pionieri che hanno vinto i primissimi titoli Mondiali.
Pensare a quanto si siano evolute le monoposto nel corso degli anni fa davvero un certo effetto, soprattutto perché abbiamo avuto modo di poter ammirare dei campioni che si sono susseguiti sempre di più nel tempo.
All’inizio degli anni Cinquanta infatti l’Italia era assolutamente la nazione dominatrice con ampio margine nel mondo delle quattro ruote, con le migliori vetture che erano tutte del Belpaese.
La netta ed evidente superiorità della nostra nazione la si vide soprattutto in occasione del primissimo Mondiale di Formula 1, ovvero quello che venne disputato nell’ormai lontano 1950.
Vi era una sola Scuderia che potevo ottenere il primo titolo iridato della storia e si trattava della leggendaria Alfa Romeo, con la casa milanese che aveva all’interno della propria Scuderia dei nomi leggendari.
Dall’eterno e ormai vecchio Luigi Fagioli, passando per il mito pazzoide di Torino di Nino Farina e arrivando fino alla leggenda assoluta di Juan Manuel Fangio, con il Chueco argentino che era il grande favorito.
Per tutto il Mondiale infatti ci fu solamente una Scuderia capace di vincere le gare, con l’Alfa Romeo che fece man bassa di trionfi in tutti i primi Gran Premi, con farina e fangio che si erano spartiti le sei gare disputate.
Mancava solamente un’ultima tappa per poter stabilire chi sarebbe stato il primo straordinario campione del mondo nella storia della Formula 1 ed essendo un così leggendario dominio dell’Alfa Romeo non poteva essere scelto posto migliore di Monza.
In occasione dell’ultima gara c’era grandissima tensione nel circuito brianzolo, con la Scuderia che in realtà inizialmente sembrava voler favorire le prestazioni di Fangio.
Si scatenarono fin da subito delle grandissime polemiche, perché il pubblico italiano chiaramente voleva vedere vincere un’auto italiana con pilota italiano, ma l’Alfa Romeo preferì dare la nuova 159 a Fangio e Farina, mentre al buon vecchio Fagioli venne lasciata la 158.
Infatti anche Luigi era pienamente in corsa per il titolo, nonostante non avesse mai vinto, ma grazie ai suoi continui piazzamenti poteva ancora giocarsi le ultime speranze.
Quel giorno però doveva essere la giornata del Tricolore, dunque Nino Farina ebbe modo di poter sbaragliare la concorrenza di Juan Manuel Fangio, con l’argentino che ebbe davvero diversi problemi durante la gara.
A quel tempo si poteva anche prendere il posto di un compagno di squadra per proseguire la gara dopo un guasto, chiaramente in quel caso i punti sarebbero stati dimezzati, con l’Alfa Romeo che fece scendere Taruffi dalla propria monoposto per lasciar salire invece Fangio, ma anche in quella circostanza la sua monoposto si ruppe.
A Farina dunque bastava arrivare in comodità al primo posto al termine della gara di Monza, la prima della storia che permise di eleggere così il campione del mondo di Formula 1.
L’età era già decisamente avanzata per lui, infatti si trattò del primo e unico titolo Mondiale, con Farina che qualche anno dopo ebbe modo anche di poter gareggiare per la Ferrari, completando una straordinaria carriera.
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