Valentino Rossi sarà per sempre una leggenda delle due ruote e la sua classe è ancora oggi ampiamente riconosciuta da tutti quanti.
Nonostante siano passati già due anni dalla fine della propria carriera, nessuno sembra davvero poter fare a meno di parlare e osannare Valentino Rossi, un campione che nella propria storia ha dimostrato di essere un fenomeno assoluto e che soprattutto ha anticipato i tempi.
Vincere nove titoli Mondiali è un risultato decisamente molto raro nella realtà delle due ruote, con Valentino Rossi che ha rappresentato un mito per varie generazioni, con la sua classe in pista che si è sempre messa in mostra.
Gli anni con la Honda e la Yamaha sono senza dubbio stati quelli più vincenti, permettendo così al Dottore di ottenere grandissimi risultati ed entrare nel mito indiscutibile del motociclismo.
Questo però sembra aver creato una sorta di spaccatura, perché da un lato c’è stato un pre Valentino Rossi mentre dall’altro un post, dunque tutti coloro che non sono stati in grado di lavorare con lui hanno dei rimpianti.
Il problema è che quello che doveva essere un sogno per tutti i tifosi italiani si trasformò ben presto in uno dei peggiori incubi che visse il fenomeno marchigiano.
Era il 2010 quando venne annunciato il suo passaggio alla Ducati, con Vale che avrebbe avuto l’occasione di riportare Nuvola Rossa in vetta al mondo dopo il successo di Casey Stoner nel 2007.
L’entusiasmo però non durò per molto tempo, anzi si è trattato di un vero e proprio dramma che già nel 2011 si presentò con un conto disastroso, perché in quella stagione il 9 volte campione del mondo, non solo non riuscì mai a entrare nella lotta per il titolo, ma per lui ci un mesto settimo posto al Mondiale.
Solo il suo immenso talento gli permise di finire con costanza in zona punti, peccato però che per tutto il Mondiale riuscì a chiudere a podio solamente una volta, con un terzo posto in Francia.
Il secondo anno andò leggermente meglio, nonostante anche in questo caso non ci fu molto da fare in quanto a vittorie e a lotta per il titolo.
Rossi arrivò a podio in due circostanze con due secondi posti in Francia e a Misano, con il piazzamento che si migliorò solamente di una posizione e un mesto sesto posto in classifica generale.
Non ci sono dubbi che uno dei più grandi rimpianti della carriera di Valentino Rossi sia legato ai suoi due anni in Ducati, un periodo dove Nuvola Rossa non aveva avuto modo di lottare minimamente per il titolo.
L’accordo avrebbe dovuto essere ben più lungo, ma il Dottore non vedeva nella casa emiliana quella possibilità di cambiare marcia nel breve periodo e dunque preferì così tornare alla sua Yamaha.
Si è trattata di una ferita davvero molto aperta nei confronti della Ducati che non poteva davvero credere a questo clamoroso flop da parte di Rossi, un pilota che con la casa emiliana ha una delle peggiori percentuali di risultati.
Nonostante i risultati molto negativi la Ducati comunque ha continuato in futuro a tessere le lodi nei confronti di Valentino Rossi, aiutandolo con la crescita del suo VR46 Racing.
Forse in futuro ci sarà modo di poter riavvicinare le parti, con il Dottore pronto a rivestire un ruolo dirigenziale e far sognare così la Ducati non più in pista ma in cabina di regia.
La battaglia interna tra l’Audi e la Lamborghini ha avuto un esito inaspettato in una…
La situazione del mercato europeo non accenna a fare dei passi in avanti, ed ora…
La Maserati sta continuando a puntare al futuro con un approccio innovativo. Guardate su cosa…
Il mondiale di F1 è sbarcato a Las Vegas, e nella città del gioco d'azzardo…
I marchi cinesi stanno facendo passi da gigante sul mercato, al contrario di quelli europei…
Il settore auto può cambiare del tutto a seguito dell'invenzione della Marelli Holdings, che riscrive…