Nico Rosberg è divenuto campione del mondo della F1 nel 2016, emulando quanto fatto da suo padre Keke. Ecco di chi si tratta.
La F1 ha vissuto spesso di passaggi di consegne tra padri e figli, che nel corso delle varie epoche si sono alternati al volante. In alcuni casi, si sono fatte largo delle dinastie, come i Fittipaldi o gli Andretti, ma anche il cognome Rosberg non può che rientrare nella storia di questo sport per poi restarci per sempre.
Nico, pilota tedesco e campione del mondo nel 2016, è ovviamente quello più conosciuto dai tifosi più giovani, dal momento che il suo debutto nel Circus avvenne nel 2006, in tempi relativamente recenti. Dopo una lunga gavetta, il nativo di Wiesbaden riuscì a portare a casa il titolo mondiale al volante della Mercedes, battendo il compagno di squadra Lewis Hamilton, suo vecchio amico.
Non tutti sanno che Rosberg ha avuto un padre a sua volta campione del mondo, vale a dire il finlandese Keke, il primo rappresentante del suo paese a vincere il titolo, seguito poi da Mika Hakkinen e Kimi Raikkonen. Nelle prossime righe, vi parleremo della carriera del pilota nordico, ricordando che suo figlio, invece, ha sempre corso con licenza tedesca, essendo cresciuto proprio nel paese che gli ha poi dato la nazionalità.
Keke Rosberg nacque a Solna, in Svezia, il 6 dicembre del 1948, e fa parte di quella cerchia di piloti che hanno assaporato la vera essenza della F1, quella pericolosa e genuina, in cui lo spettacolo era al primo posto, ma non quello artificioso di oggi basato su DRS e diavolerie simili, insomma, il motorsport per eccellenza.
Il suo debutto in F1 avvenne nel 1978 con la Theodore/Wolf, ma per iniziare a vederlo come protagonista si dovette attendere il 1980, quando passò alla Fittipaldi ottenendo il primo podio al debutto con questo team, chiudendo terzo al Gran Premio d’Argentina. Il suo talento convinse la Williams ad ingaggiarlo, e nel 1982 si materializzò l’occasione della vita.
Il team di Grove aveva vinto il suo primo titolo con Alan Jones nel 1980, e Sir Frank era voglioso di rivincita dopo il successo della Brabham di Nelson Piquet del 1981. Incredibilmente, Keke riuscì a laurearsi campione del mondo pur avendo vinto una sola gara, il Gran Premio di Svizzera corso a Digione, approfittando di una stagione folle ed anche drammatica.
Il 1982 fu infatti dominato dalla morte di Gilles Villeneuve e dall’infortunio di Didier Pironi, che perse le gambe in un drammatico incidente avvenuto ad Hockenheim, quando era ormai lanciato verso la vittoria del titolo mondiale. Questo spalancò la strada a Rosberg, che nelle ultime gare strappò i punti necessari per salire sul tetto del mondo.
La curiosità legata a Keke è che lui è finlandese, mentre suo figlio Nico è tedesco, e questa coppia è l’unica di padre-figlio ad aver vinto il titolo, assieme a Graham e Damon Hill. Una vera e propria impresa, che testimonia quanto il talento possa scorrere nelle vene, ripensando al grande rammarico legato al ritiro prematuro di Nico avvenuto a fine 2016, dopo la vittoria del suo primo ed unico alloro iridato.
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