Mika Hakkinen è un personaggio che ha fatto la storia della F1, e che dopo il ritiro ha continuato a correre. Eccolo oggi.
La carriera di Mika Hakkinen è stata portatrice di risultati eccezionali, conducendolo alla vittoria di ben due titoli mondiali. Il finlandese è diventato il secondo rappresentante del proprio paese a salire sul tetto del mondo, facendolo per la prima volta nel 1998 con la McLaren-Mercedes, 16 anni dopo il trionfo di Keke Rosberg con la Williams, datato 1982.
La vita e la carriera di Mika sono state messe seriamente a repentaglio nel 1995, a causa di un terribile incidente nel week-end del Gran Premio d’Australia, che all’epoca si corse per l’ultima volta ad Adelaide. Il finnico finì anche in coma, ma tornò al volante sin dalla stagione successiva, dimostrando di non aver perso la classe e la voglia di vincere.
Il primo successo in carriera arrivò nel 1997, durante il Gran Premio d’Europa corso a Jerez de la Frontera, nella gara che portò Jacques Villeneuve al titolo iridato, nel giorno del contatto con Michael Schumacher. Dal 1998, la McLaren fece un passo in avanti eccezionale in termini di performance, grazie all’arrivo, proprio dalla Williams, del geniale Adrian Newey, oggi in forze alla Red Bull.
In quell’anno, Hakkinen piegò la resistenza di Schumacher laureandosi campione, battendo, l’anno seguente, anche l’altra Ferrari di Eddie Irvine, conquistando il bis iridato nel 1999. Nel 2000, tuttavia, Mika dovette arrendersi a Schumy, che poi si confermò re anche nel 2001, anno in cui il finlandese decise di appendere il casco al chiodo.
La carriera di Mika è stata eccezionale, ed è stato un peccato vederlo fuori dai giochi così presto, ma si è sicuramente trattato del rivale più forte che il Kaiser di Kerpen abbia incontrato sulla sua strada. Dopo la F1, il nordico non ha mollato le corse, correndo nel DTM e dedicandosi poi ad altre attività.
Hakkinen, dopo la F1 altre gare e l’imprenditoria
Mika Hakkinen ha deciso di continuare a correre dopo la F1, partecipando al celebre DTM tedesco tra il 2005 ed il 2007, portando a casa anche tre splendide vittorie, una delle quali al Mugello, al volante della Mercedes. Nel 2006, il finlandese tornò al volante di una monoposto, testando la McLaren di Kimi Raikkonen, mettendo a referto dei tempi eccezionali, che tuttavia non lo convinsero a tornare a correre.
Pochi giorni fa è stato protagonista della Race of Champions nel team finlandese, dimostrando, ancora una volta, la sua classe ed il suo talento. Negli ultimi anni, Mika ha deciso di investire anche in un’applicazione, chiamata iNDZR, da cui sembra stia traendo ottimi profitti, dimostrandosi anche un ottimo imprenditore oltre che un campione con pochi eguali nella storia.
Hakkinen è stato un pilota di classe sopraffina, ma quello che più si ricorda di lui con affetto è stata la classe e l’enorme tutela della sua privacy. Si trattava, infatti, di un non personaggio, che non si interessava affatto a mostrare la propria vita mondana come i piloti di oggi, che a volte appaiono quasi più legati alle ricchezze materiali che alle reale passione ed alle corse. Uno come Mika manca terribilmente al nostro sport.