Sebastian Vettel è stato uno dei più grandi piloti della storia e a farlo entrare nel mito ci ha pensato anche lo storico primo trionfo.
Ci sono dei piloti che riescono a entrare per sempre nel mito e nella leggenda della Formula 1, capaci non solamente di vincere in serie i titoli Mondiali, ma dimostrandosi anche delle persone in grado di lasciare il segno nel cuore degli appassionati, con Sebastian Vettel che sicuramente è uno di questi.
Il tedesco è sempre stato considerato una delle più grandi promesse del mondo delle quattro ruote fin quando era giovanissimo, infatti i suoi principali record sono dettati dalla sua straordinaria abilità di bruciare le tappe in giovane età.
Per diverso tempo ha detenuto anche il record di pilota più giovane ad aver vinto un Gran Premio, con il successo storico che lo portò a trionfare addirittura a bordo della sua piccola Toro Rosso nel 2008 in occasione della memorabile gara a Monza.
Questo primato però è stato superato nel 2016 da Max Verstappen, ma in realtà c’è un altro primato che ha saputo realizzare Vettel e che in questo momento nessuno si sta nemmeno lontanamente avvicinando a superare.
Sebastian Vettel infatti è stato colui che ha vinto il titolo mondiale quando era davvero poco più che un adolescente, trattandosi così del più giovane trionfatore della più importante competizione su quattro ruote.
Nei primi dieci anni del nuovo millennio questo record ha cambiato spesso padrone, un primato che in realtà durava addirittura dal 1972, quando il più giovane del mondo fu Emerson Fittipaldi in McLaren.
Il primo a rompere l’egemonia del Rato brasiliano fu Fernando Alonso nel 2005 in Renault, con Lewis Hamilton nel 2008 in McLaren che gli strappò subito lo scettro di giovane terribile, ma il britannico poté rimanere in vetta solo per due anni.
Vettel fa sognare nel 2010: il più giovane di sempre a vincere
Il Mondiale del 2010 è stato sicuramente uno dei più emozionanti della storia della Formula 1, con Sebastian Vettel che all’ultima gara di Abu Dhabi si trovava addirittura al terzo posto in classifica generale.
Davanti a sé infatti non c’era solamente il primatista della Ferrari Fernando Alonso, ma troviamo anche il compagno di squadra australiano Mark Webber.
Il tedesco sapeva benissimo che avrebbe dovuto compiere un’impresa straordinaria, ma quel weekend capì che poteva scrivere la storia, realizzando uno straordinario primo posto in qualifica che venne confermato poi per tutta la gara negli Emirati Arabi Uniti.
Alle sue spalle intanto il compagno di squadra doveva rientrare ai box dopo pochi giri causa un suo errore che lo aveva portato a sbattere contro il muretto, mentre una disastrosa tattica della Ferrari portò Fernando Alonso imbottigliato nel traffico.
Lo spagnolo aveva regalato grandi soddisfazioni alla Renault, ma quel giorno fu proprio la vettura francese del russo Vitali Petrov a risultare insuperabile per lo spagnolo che non riuscì ad andare così oltre a un deludente settimo posto.
Con Webber ottavo e Alonso settimo il successo di Sebastian Vettel gli permise così di superare tutti e due in classifica, portandosi addirittura a più 14 dal compagno e a più 4 dall’asturiano.
Quel giorno Vettel si laureò campione del mondo della Formula 1 quando aveva solamente 23 anni e 4 mesi, entrando così nella leggenda come il più giovane vincitore di sempre di un mondiale.