Max Verstappen ha sempre avuto la mentalità del campione e del vincente, per questo motivo non è per nulla facile stare con lui nel box.
Ci sono delle personalità che nel mondo della F1 sanno essere davvero dominanti e schiaccianti, con Max Verstappen che non è a caso una di queste e il suo essere un cannibale in ogni occasione gli ha permesso di poter vincere due Mondiali e far fuori un campione.
Non si può mai essere davvero tranquilli quando si ha a che fare con Max Verstappen, con il due volte campione del mondo olandese che è sicuramente una di quelle personalità molto difficili da gestire all’interno del paddock.
La sua classe gli permette molto spesso di avere anche degli eccessi da un punto di vista caratteriale e alla fine il tutto viene accettato dalla Scuderia proprio perché alla fine ci sono sempre grandi risultati a sostenerlo.
La stagione ormai è prossima al suo inizio, con Verstappen che di sicuro non è ancora sazio dopo le due vittorie consecutive e così non vede l’ora di agganciare fenomeni come Jack Brabham, Ayrton Senna o il suocero Nelson Piquet a quota tre titoli.
Per questo motivo ha già deciso di vivere costantemente nel box della Red Bull in modo tale da poter usufruire quanto più possibile del simulatore e avere l’occasione di dare alla propria vettura l’impronta che desidera.
Ai microfoni di Speedweek ha avuto modo anche di parlare di Daniel Ricciardo, con l’australiano che è tornato alla Red Bull nel ruolo di terzo pilota e collaudatore, ma secondo Max è già tempo di lasciare spazio al campione.
“Non ho nulla contro Ricciardo, ma non voglio che un collaudatore faccia al simulatore quello che posso e devo fare io. Ognuno ha il suo stile di guida e dunque la macchina deve adattarsi quanto più possibile a me.”
Con queste parole Verstappen dunque ha tagliato corto per quanto riguarda il ruolo di Daniel nella Red Bull che a questo punto è stato scalzato ancora una volta dall’olandese.
La storia tra Verstappen e Ricciardo non è mai stata propriamente quella tra migliori amici, con l’australiano che sembrava dover essere il successore di Sebastian Vettel alla Red Bull e per qualche anno lo è stato.
Le sue prestazioni di grande classe sono arrivate però in un momento di profonda transizione per la Red Bull, con la casa austriaca che non era all’altezza né della dominante Mercedes ma nemmeno della Ferrari e dunque, quando è arrivato il perfezionamento della monoposto, Verstappen era maturo per il cambio della guardia.
Ricciardo se n’era andato infuriato e sbattendo la porta nel 2018 quando decise di prendere parte al progetto della Renault prima e della McLaren poi, ma non è più riuscito a dimostrare il suo immenso talento.
La vittoria di Monza nel 2021 è comunque un tassello importantissimo della sua carriera e la Red Bull non ha voluto lasciare a piedi un ragazzo che comunque ha fatto tanto per la Scuderia.
Verstappen però ora non è più il giovane di belle speranze come all’inizio del rapporto tra le due parti, ma è il grande pilota campione del mondo che detta le regola e se è lui a voler fare anche il collaudatore, nessuno glielo può impedire.
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