La patente B è un foglio fondamentale per poter vivere e guidare per le città, ecco perché è giusto capire cosa si può fare con esso.
Arrivare ai 18 anni è un momento bellissimo per tutti i ragazzi perché dà l’opportunità di sentirsi davvero e a tutti gli effetti grandi e soprattutto c’è modo di poter guidare la macchina e fare il tanto atteso esame per la Patente B.
Dal foglio rosa fino al tesserino che dà modo di poter circolare per strada è un passo davvero molto importante, ma non tutti sanno quali sono i possibili mezzi che si possono guidare con questa particolare patente.
Prima di tutto osserviamo come l’utilizzo della Patente B possa essere naturalmente una peculiarità solamente dei maggiorenni e il suo regolamento è sancito dall’Articolo 116 del Codice della Strada.
Possono essere guidati le vetture con una massa inferiore alle 3,5 tonnellate come peso massimo e devono essere solamente adatte per poter trasportare non oltre otto persone, con il conducente che deve essere compreso in questa lista.
Tra le possibili vetture che sono regolamentate da questa Patente ci sono anche tutti quei veicoli che danno modo di poter trainare un rimorchio legger che prevede una massa complessiva di 4,25 tonnellate.
Queste sono le uniche due categorie di automobili che possono essere guidate con questa patente, ma attenzione perché ci sono anche altri mezzi che si possono guidare.
Prima di tutto vanno citate quelle motociclette che arrivano fino a 125 cc e con una potenza che non supera gli 11 kWh e in questa cerchia vi sono tutte le moto che rientravano nella cerchia della patente speciale sospesa l’1 gennaio 1986.
Infine l’ultima categoria che può essere sfruttata è quella dei quadricicli o dei tricicli che arrivano a una potenza che non supera i 5 kWh, ma questo è solamente fino ai 21 anni di età.
Limitazioni Patente B: neopatentati e rinnovo
Ormai sappiamo tutti perfettamente come non basti arrivare alla patente per poter avere gli stessi diritti di un “veterano” della guida e infatti i neopatentati devono stare molto attenti per i primi tre anni.
Il più complicato è sicuramente il primissimo anno, infatti non si possono guidare delle vetture che hanno un rapporto tra la potenza e la tara che sia superiore ai 55 kWh, con il valore che si porta a 65 kWh in caso di auto elettriche.
C’è però la possibilità di “sostituire” una persona che ha la patente almeno da dieci anni alla guida, purché quest’ultimo sia vicino al neopatentato.
Non si può però rimanere seduti sugli allori del passaggio dell’esame della patente, infatti ogni dieci anni bisognerà effettuare il rinnovo con i conseguenti controlli legati prettamente alla vista.
Questa tempistica rimane invariata fino al compimento dei 50 anni, mentre inizia a dimezzarsi nel periodo che va tra i 50 e i 70 anni, con il rinnovo che naturalmente si fa più stringente visti i primi acciacchi.
Il periodo cala ancora nel momento in cui si passa tra i 70 e gli 80 anni e in questa circostanza si dovrà rinnovare l’accordo ogni tre anni, mentre passata questa soglia si dovrà presentarsi davanti all’esaminatore ogni 2 anni.
Nel complesso il rinnovo della patente può costare intorno ai 150 euro, sommando tutte le varie spese, ma naturalmente questo varia per ogni scuola guida e soprattutto da Regione a Regione.