L’overcut è una tattica che nella F1 moderna viene utilizzata di rado, mentre era più idonea in passato. Ecco come funziona la strategia.
Al via del mondiale di F1 targato 2023 manca poco più di un mese, e tutti sono piuttosto impazienti di vedere le vetture tornare in pista. Il 23 di febbraio, in Bahrain, partiranno i test invernali, nei quali le squadre ed i piloti inizieranno a conoscere le loro nuove armi, nella speranza di avere un campionato che sia ben più combattuto rispetto allo scorso anno.
Se i top team dovessero mettere in pista delle monoposto di livello simile, a fare la differenza potrebbero essere i piloti e le strategie, ed è proprio di una di queste che vi parleremo oggi. Nel lessico della F1 odierna, vengono utilizzati dei termini che prima ci erano sconosciuti, ma che ormai sentiamo abitualmente nel corso dei fine settimana di corsa.
Nel caso specifico, ci occuperemo dell’overcut, ovvero della tattica opposta al ben più utilizzato undercut, ma che qualcuno tenta comunque di utilizzare in qualche occasione per cercare di avere ragione di un avversario. Nelle prossime righe, vi spiegeremo nel dettaglio il significato di questa parola e di come si applica.
F1, ecco cos’è di preciso un overcut e come si effettua
Una delle strategie più utilizzate nella F1 di oggi è il cosiddetto undercut, ovvero l’anticipare la sosta rispetto a chi precede per cercare di strappargli la posizione grazie all’utilizzo di una gomma più fresca e con maggiori prestazioni. L’opposto di questa tattica è invece l’overcut, ovvero “tagliare sopra” nella sua traduzione letteraria.
Il termine indica la strategia attuata da chi segue, che dopo la sosta di chi è davanti resta in pista sperando di guadagnare il tempo necessario al sorpasso nei giri in cui evita di rientrare ai box. Nella F1 odierna, tuttavia, questa tattica viene utilizzata molto raramente, visto che dal 2011, con l’arrivo delle Pirelli, il montaggio della gomma nuova regala un vantaggio enorme a chi si ferma in anticipo.
In qualche occasione è però accaduto che l’overcut portasse a risultati utili, ed i tifosi della Ferrari non possono non ricordare quanto accadde al Gran Premio d’Australia del 2017. La Rossa di Sebastian Vettel allungò lo stint rispetto alla Mercedes di Lewis Hamilton, che anticipando la sosta si trovò nel traffico della Red Bull di Max Verstappen.
Il britannico non riuscì a prendersi la posizione in pista, e Seb ne approfittò per inanellare giri da qualifica costruendosi il gap utile per poi fermarsi e ritornare in pista davanti al rivale. Questa tattica può risultare utile su alcune piste specifiche o in determinate condizioni climatiche, ovvero quando la gomma nuova fa fatica ad entrare in temperatura, favorendo chi allunga lo stint.
Ai tempi delle Bridgestone e dei rifornimenti, era molto più conveniente allungare lo stint, visto che si fermava prima era costretto a tornare sul tracciato con la vettura carica di carburante, che risultava così ben più lenta rispetto a chi rimaneva in pista. Il Circus odierno è ben diverso da quello che conoscevamo in passato, nella speranza che con il tempo non venga snaturato troppo.