La famiglia Agnelli può vantare un tesoro, difficilmente, pareggiabile, grazie alle numerose partecipazioni aziendali. Ecco cosa possiedono.
Gli Agnelli hanno fatto la storia del nostro Paese, riuscendo ad accumulare nel corso di diverse generazioni un vero tesoro. L’impero economico della famiglia piemontese è molto variegato, partendo dall’industria dell’Automotive sino alla società calcistica Juventus.
Il brand Fiat ha rivoluzionato il mercato dell’automobile, riuscendo a motorizzare la maggior parte degli italiani. La 500 e la 600 sono vetture che non saranno mai dimenticate. Le eredi moderne continuano ad essere ispirate, infatti, ai modelli storici. La top 3 delle automobili più vendute in Italia sono quasi sempre Fiat. La potenza di fuoco degli Agnelli non si racchiude solo nel marchio automobilistico del Lingotto, facente parte del Gruppo Stellantis, ma include la compagnia di capital good CNH Industrial, la Ferrari, il gruppo industriale Iveco, la Juventus, il settimanale The Economist e il gruppo editoriale GEDI, quest’ultimo proprietario dei quotidiani la Repubblica, la Stampa e il Secolo XIX, oltre a svariati magazine locali e numerose emittenti radiofoniche.
Una mossa vincente della famiglia Agnelli è stata mettere le mani sul marchio fondato da Enzo Ferrari. Il brand del Cavallino è oggi il n.1 al mondo nel settore automobilistico. Nonostante i mancati successi nella categoria regina del Motorsport, la casa modenese del Presidente John Elkann continua a volare sul piano delle vendite. Ogni anno riescono a celebrare fatturati record. Di sicuro la Ferrari è uno dei punti forza della famiglia. L’impero economico degli Agnelli ha un impatto a livello globale, tramite l’accomandita Giovanni Agnelli e C. di cui sono soci insieme alla famiglia Nasi, che amministra la finanziaria Exor.
Alcuni elementi della famiglia piemontese hanno rivestito ruoli di primo piano nelle varie aziende e anche in politica. Giovanni Agnelli, Gianni Agnelli, Umberto Agnelli, Giovanni Alberto Agnelli, John Elkann e Andrea Agnelli hanno comandato la Fiat di generazione in generazione, alternando risultati strepitosi a cessioni clamorose. La fusione tra FCA e PSA si era resa necessaria anche per non rimanere indietro sulla tecnologia elettrica. La Fiat vuole continuare a rivestire un ruolo di primo piano nell’Industria dell’Automotive 2.0. Giovanni Agnelli, inoltre, divenne senatore del Regno d’Italia, Gianni Agnelli fu nominato senatore a vita, mentre Susanna Agnelli è stata sottosegretario e ministro degli Affari esteri.
Una famiglia potente che nel 1975 si imparentò agli Elkann. Margherita, cugina di Andrea, convolò a nozze con Alain Elkann. Quest’ultimo, allievo di Alberto Moravia e di Indro Montanelli, divenne un noto giornalista. Gli Elkann erano altrettanto ricchi, considerato che Jean-Paul Elkann, padre di Alain è stato un banchiere, industriale e rabbino, oltre che amministratore della Christian Dior. Gli eredi Ginevra, Lapo e John sono i rampolli della stirpe degli Agnelli. Margherita si è risposata con Serge de Pahlen, dando alla luce altri cinque eredi.
Il patrimonio di Agnelli
John Elkann si è sempre interessato all’industria dell’Automotive, essendo stato nominato da Gianni Agnelli suo successore. A soli 21 era già nel Consiglio della Fiat e, a seguito della prematura morte di Sergio Marchionne, ha voluto ricoprire l’incarico di Presidente della Ferrari. Sino ad ora non ha ottenuto nel Motorsport risultati degni di nota, ma la F1 è una categoria molto difficile e la concorrenza è agguerrita. Occorre grande competenza e una passione sconfinata.
Andrea Agnelli, invece, è stato il Presidente più vincente della storia della Juventus. Il rampollo della famiglia torinese riuscì a riportare la Vecchia Signora al vertice del campionato italiano, dopo la retrocessione per il caos di Calciopoli. Si è tolto diverse soddisfazioni da Presidente ma non è riuscito a vincere la Champions League. Le ultime inchieste sul falso in bilancio hanno portato alle dimissioni dell’intero CdA, tra cui anche del Presidente Agnelli.
La sua era nel club si è chiusa con la sanguinosa sconfitta per 5 a 1 al Maradona Stadium di Napoli. Andrea, nel corso della sua presidenza, ha vinto 19 trofei: 9 Campionati italiani, 5 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane. In ambito internazionale non ha conquistato trofei. Le sconfitte in finale di Champions per mano di Barcellona e Real Madrid rimangono due ferite aperte per i tifosi bianconeri.
La Juventus è tra le società calcistiche più ricche d’Italia. Andrea, figlio di Umberto Agnelli e nipote dell’avvocato Gianni, può fare affidamento su un patrimonio di 14 miliardi di euro. Lascerà il club torinese in buone mani. Exor è una potenza con un valore lordo degli attivi di oltre 33 miliardi di euro. Il 65% è rappresentato dalle partecipazioni in Stellantis, Ferrari e CNH industrial. Un 10% deriva dalle partecipazioni in Iveco, Juventus, Christian Louboutin, Via, The Economist, Institut Mérieux, GEDI e altre aziende. Infine, il 5% è proviene dalle attività di Lingotto e di Ventures