Le gare di F1 sono spesso massacranti e costringono i piloti a perdere molto peso. Ecco quanti chili si perdono in media in un GP.
I piloti di F1 sono degli atleti a tutti gli effetti, i quali sono costretti a tenersi sotto costante allenamento durante l’anno. Il primo a portare la preparazione atletica nel Circus fu Ayrton Senna, che già negli anni Ottanta passava molte ore in palestra, concedendosi anche delle lunghe corse sulle spiagge del Portogallo, dove lui abitava.
Ad oggi, le prestazioni delle F1 sono nettamente aumentate rispetto al passato, e tutti i piloti sono costretti ad allenarsi duramente per evitare di infortunarsi o di avere qualche malore durante le gare. Spesso si parla di uno sport che ormai è divenuto ben più facile rispetto al passato, per via delle auto molto più sicure e docili da guidare. La realtà ed i retroscena legati a questo sport, tuttavia, ci dicono che non è affatto così.
Per essere un pilota da corsa occorre mantenere il fisico in perfetta forma, allenare i muscoli del collo e delle braccia più di qualsiasi altra cosa. Inoltre, occorre essere pronti al rischio di disidratazione, visto che durante le corse, soprattutto quelle più calde ed umide, si perdono tantissimi chili. Ecco quanti se ne perdono in media.
Guidare una F1 implica il dover avere un fisico molto allenato, che sappia sopportare degli sforzi enormi. In primis, le monoposto attuali hanno livelli di aderenza incredibili, che hanno portato le velocità in curva a salire a dismisura rispetto al passato. Una maggior velocità in curva significa uno sforzo maggiore per il corpo del pilota, specialmente la zona del collo.
Anche le braccia devono essere molto ben allenate, perché nonostante tutti gli aiuti possibili, far girare una monoposto di F1 resta molto faticoso. Le gare del Circus durano in media un’ora e mezza, ed i piloti sono ospitati negli abitacoli dove ci sono temperature molto alte, quasi sempre superiori ai 30 gradi.
I ragazzi che vanno in pista devono poi indossare il casco, la tuta, i guanti, il sottocasco, una veste ignifuga che va sotto la tuta ed anche le scarpe, per cui è normale che la sudorazione sia molto accentuata. I piloti, infatti, perdono in media circa 2-3 kg durante le gare, ma vi sono casi in cui le cose vanno molto diversamente.
Attualmente, l’appuntamento più faticoso è quello di Singapore, dove si corre in un tracciato cittadino per circa due ore, con temperature che non scendono mai sotto i 28 gradi, conditi dall’80% di umidità. La pista, come detto, è cittadina, con curve posizionate una dopo l’altra che non danno respiro al pilota, che di solito sfrutta i rettilinei per rilassarsi per qualche secondo.
In questa gara, alcuni piloti sono arrivati a perdere anche 4-5 chili, cosa che accadeva anche in Malesia, quando si correva a Sepang, gara poi eliminata dopo l’edizione del 2017. Questo ci fa capire bene quanto sia faticoso il lavoro del pilota, che non è divenuto facile soltanto perché le monoposto sono più sicure e facili da guidare rispetto al passato.
Shakira fa sognare ancora una volta i suoi fan e lo fa regalando una Lamborghini…
Nel corso della sua vita Gianni Agnelli ha avuto la possibilità di guidare le auto…
L'Alfa Romeo aveva dovuto affrontare il richiamo di Giulia e Stelvio a seguito di una…
L’industria dell’Automotive italiana sta facendo acqua da tutte le parti. C’è una tendenza chiara a…
In queste ultime ore, Triumph ha tolto i veli alla nuova crossover stradale, vale a…
Un 2024 da incubo sta per volgere al termine per il gruppo Stellantis, ma le…