Il Mondiale in SBK ha sempre lanciato dei grandi campioni, ma uno su tutti ha saputo ottenere un successo sensazionale e senza eguali.
Fino a poco tempo la Superbike veniva definita poco di più di una Serie B della MotoGP, ma in realtà questo pensiero non può che essere del tutto sbagliato perché la categoria ha saputo perfezionarsi in modo tale da poter creare dei campionissimi che hanno saputo sbaragliare la concorrenza, con dei successi unici.
Sono tanti i piloti che hanno saputo imporsi nel Mondiale della Superbike, con l’Italia che ha saputo essere rappresentata solamente da Max Biaggi tra il 2010 e il 2012 con due trionfi, anche se la Ducati è stata la Scuderia più vincente.
Anche il 2022 ha regalato alla casa di Borgo Panigale un trionfo memorabile, con Alvaro Bautista che si è confermato un mito assoluto per Nuvola Rossa, con il campione spagnolo che ha così riportato gloria dopo la vittoria del connazionale Checa nel 2011.
Nessuno di questi però è stato colui che ha vinto il maggior numero di titoli, anzi il record lo ha realizzato qualcuno che in Ducati non ha mai corso, strappando il primato a uno che invece ha fatto la storia della Scuderia italiana.
I quattro successi di Carl Fogarty sembravano essere un trionfo incredibile, con il britannico che aveva vinto tra il 1994 e 1995 con la Ducati 916 e poi nel 1998 e 1999 con la Ducati 996, ma poi arrivò il connazionale dall’Irlanda del Nord.
Naturalmente il più vincente di sempre nella storia della Superbike è l’unico e inimitabile Jonathan Rea, un fenomeno che nel corso della propria carriera ha saputo elevare il numero dei propri trionfi portando così il record di tutti i tempi a quota sei.
Nessuno come Rea in SBK: sei titoli con la Kawasaki
Come succede molto spesso a chi è il numero uno non potevano mancare le grandi critiche nei suoi confronti, soprattutto da coloro che lo hanno sempre accusato di essere stato in grado di vincere solamente grazie alla super Kawasaki ZX-10R.
Si è trattata sicuramente di una grande fortuna poter correre con una moto così prestazionale, ma come sempre il binomio tra grandi piloti e grandi Scuderie va sempre avanti di pari passo e soprattutto non tutti sanno guidare come Johnny.
Il primo trionfo arrivò nel 2015 e si tratto di un momento favoloso per la Kawasaki che aveva potuto tornare al successo dopo essersi vista scippare il titolo Mondiale dalla Aprilia nel 2014 per mano del francese Giuntoli.
Da quel momento in poi è iniziato un dominio sensazionale di Rea, con il primo grande record ottenuto che venne stabilito nel 2017, anno in cui divenne il primo pilota di sempre nella storia della Superbike a vincere tre Mondiali consecutivi.
L’aggancio a Fogarty arrivò nel 2018 dopo un Mondiale nel quale surclassò con quasi 200 punti di vantaggio la Ducati seconda di Chaz Davies e il sorpasso avvenne nel 2019 in una delle stagioni più complicate di tutte.
La lotta con Alvaro Bautista sembrava dover portare al successo dello spagnolo, ma in maniera clamorosa fu invece Rea a rimontare con la sua Kawasaki e suonare la quinta sinfonia.
Il 2020 ha visto come in tutti gli ambiti un forte ridimensionamento delle gare causa il Covid, ma alla fine anche in quella circostanza è stato Jonathan Rea a vincere il sesto titolo, ma non è da escludere che possa ancora migliorarsi.