Fernando Alonso è uno dei più grandi talenti della storia della F1, ma secondo qualcuno ha un grande difetto. Ecco di cosa si tratta.
La F1 è ricca di piloti di grande talento, tra giovani rampanti e vecchi leoni che vogliono ancora lasciare il segno. Tra questi ultimi non può non rientrare Fernando Alonso, due volte campione del mondo che sembra aver fatto il patto con il diavolo. Nato il 29 luglio del 1981 ad Oviedo, lo spagnolo delle Asturie sta per compiere 42 anni, ma nonostante questo non ha affatto perso la voglia di correre ad alti livelli.
Dopo due anni con l’Alpine, il team che gli ha permesso di tornare in F1 dopo il primo ritiro del 2018, Nando sarà al volante dell’Aston Martin nel 2023, rimpiazzando il ritirato Sebastian Vettel ed affiancando il figlio del proprietario, vale a dire Lance Stroll. La carriera di Alonso è un viale dei sogni infranti, pensando a tutto ciò che sarebbe potuto essere e che non è stato.
Fernando vinse i suoi titoli nel biennio 2005-2006 con la Renault di Flavio Briatore, battendo prima la McLaren-Mercedes di Kimi Raikkonen e poi la Ferrari di Michael Schumacher, due accoppiate niente male. In seguito sono iniziate le scelte sbagliate, e di titoli mondiali non ne sono arrivati più. La sfortuna di questo pilota è tutta riassumibile in un dato a dir poco clamoroso: con 9 punti in più in carriera, lo spagnolo sarebbe stato iridato per cinque volte, visto che perse il titolo del 2007 per un punto, quello del 2010 per 4 punti e quello del 2012 per 3 lunghezze.
Oltre a delle scelte non proprio brillanti, uno dei problemi di Alonso è sempre stato nel rapporto con le sue squadre, contro le quali si è spesso scagliato con pesanti critiche pubbliche, alla stampa ed anche nei team radio. Un suo vecchio compagno di squadra ci ha tenuto a mettere il dito nella piaga.
F1, Massa critica il comportamento di Alonso in Ferrari
Felipe Massa e Fernando Alonso sono stati compagni di squadra in Ferrari tra il 2010 ed il 2013, ma già in passato avevano avuto qualcosa in comune. Vi ricordate del Gran Premio d’Europa del 2007? All’epoca, il brasiliano correva già per la Rossa, mentre lo spagnolo era appena approdato in McLaren-Mercedes dopo i due titoli vinti con la Renault.
Durante gli ultimi giri, in quel del Nurburgring, i due si toccarono e Nando prese la prima posizione volando a vincere, accusando poi il rivale di averlo toccato di proposito. La coppia discusse animatamente, ed in italiano, nel retro-podio, regalandoci scene che nella F1 moderna si vedono molto di rado.
In seguito, Fernando e Felipe si sono ritrovati in Ferrari, dove non ci sono stati particolari problemi. Alonso riuscì a giocarsi ben due titoli contro la Red Bull di Sebastian Vettel nel 2010 e nel 2012, e questo nonostante una monoposto ben meno veloce del siluro progettato da Adrian Newey.
Le sue performance furono incredibili, mentre il brasiliano, dopo il terribile incidente di Budapest del 2009, non ritrovò mai la forza che aveva in passato, andando spesso in difficoltà. Intervistato da “swiatwyscigow.pl“, Massa ho sottolineato l’incredibile talento dell’ex compagno di squadra, ponendo però l’accento sul brutto clima che si venne a creare in quel periodo.
Ecco le sue parole: “Fernando è stato il compagno di squadra più forte che ho mai avuto in carriera, lui era davvero un pilota incredibile. Tuttavia, lavorare con lui è stato molto difficile, ci ritrovavamo spesso ad avere la squadra quasi divisa a metà e questo sicuramente non fu positivo“.
Il brasiliano ha poi rincarato la dose: “Quando andiamo a vedere ciò che accadde alla fine, quella divisione non ha aiutato la Ferrari a raggiungere i risultati desiderati. Non mi sentivo abbastanza forte per lavorare al meglio delle mie possibilità e per farmi ascoltare dalla squadra. È stato abbastanza difficile per me. Ma comunque, anche questo mi ha aiutato a migliorare ed a crescere come persona e come pilota professionista“.
Felipe non le ha di certo mandate a dire con queste dichiarazioni, ma c’è anche da capirlo. Massa ha avuto una carriera molto sfortunata, tra il titolo perso all’ultimo giro nel 2008 contro Lewis Hamilton ed il drammatico crash di Budapest del 2009, che senza alcun dubbio, in un modo o nell’altro, ne segnò gli anni seguenti.
Le sue prestazioni ne risentirono molto, e c’è anche da dire che la Ferrari degli anni di Alonso lavorava praticamente solo per lo spagnolo, punta di diamante della Scuderia modenese ed autore di imprese leggendarie con macchine scadenti. Nando ha fatto sognare i tifosi, e Felipe non è stato da meno, venendo ancora oggi ricordato come uno dei piccoli più amati dai fan del Cavallino.