Nel 2022 neanche la Ferrari di Charles Leclerc ha fermato la Red Bull, ma secondo l’ex pilota il merito non è di Verstappen.
Tifosi ferraristi, tutti all’ascolto degli ex piloti, in queste ore. Infatti, se uno di loro ha da poco raccontato un aneddoto commovente su Michael Schumacher, un altro molto vicino ai colori rossi di Maranello, ha parlato dell’attualità ed anche di Charles Leclerc. In maniera indiretta, ma spiegando molte cose. Avranno un bel momento di nostalgia da vivere, quelli che lo ricordano alla guida del cavallino dal 1991 al 1995, e magari qualche lacrimuccia in ricordo della loro gioventù. Si tratta del francese, Jean Alesi, oggi opinionista.
Il fortissimo pilota degli anni Novanta, ha rilasciato un’interessante intervistato da Autosprint dove ovviamente, ha toccato diversi argomenti riguardanti lo sport che lui stesso ha praticato per anni. Con 202 GP disputati e due quarti posti in carriera, quella dell’ex pilota di ben sei scuderie, tra cui Ferrari appunto, poi Jordan, Benetton, Sauber, Prost e Tyrrell, diventa una voce davvero autoritaria. Ed il francese, ha spiegato perché secondo lui, non tutti i meriti della vittoria dello scorso Mondiale, vanno a Max Verstappen. La battaglia, non era solo tra cui e Charles Leclerc.
In F1 la Ferrari ha un uomo da battere e non è Verstappen
Sicuramente non c’è bisogno di ascoltare un grande ex, per capire che dietro alle prestazioni finali della domenica di una monoposto, non ci sia solo il lavoro, seppur fondamentale del pilota. Ma qui Alesi, quasi mette in secondo piano la sfida tra l’olandese ed il monegasco, che per tutto il 2022 ha esaltato gli appassionati della categoria. Ecco cosa ne pensa infatti, il classe ’64.
“Se guardiamo davvero a come stanno le cose, il vero fattore da considerare è Adrian Newey. Da quando la F1 ha annunciato che c’erano nuove regole e agli ingegneri è stata data libertà, Newey ha fatto la differenza. – Ammette l’ex ferrarista – Newey è diventato il fattore decisivo, perché è in grado come nessun altro di continuare a migliorare la macchina durante la stagione, anche se si tratta solo di piccoli cambiamenti. Alla fine, però, sono piccoli guadagni”. Un bell’attestato di stima per l’ingegnere britannico, che però ha saputo da poco che la Red Bull dovrà vedersela con una vera e propria stangata, per la stagione che verrà.
A quel punto ci sarà da vedere come gli uomini dietro le quinte, reagiranno al minor budget a disposizione, per il Mondiale che vedrà sicuramente la scuderia delle bevande energetiche, concorrere con quella del cavallino. E forse, anche con un ritorno della Mercedes. Alesi, ha continuato con la sua tesi, confermando: “Ecco perché non penso che sarà una battaglia tra Verstappen e Leclerc, ma fondamentalmente tra Newey e la Ferrari. Se esce di nuovo con un capolavoro, anche quest’anno sarà tutto molto difficile. Se invece la Red Bull di quest’anno avrà qualche fragilità, le cose potrebbero cambiare”.