Lunga intervista, quella di Fisichella che ricorda il suo passato tra Michael Schumacher, Fernando Alonso e vittorie.
Nato il 14 gennaio del ’73, Giancarlo Fisichella ha compiuto da poco, i suoi primi 50 anni. Pilota affidabile, ovviamente italiano, pur non avendo mai vinto un Mondiale è stato tra gli idoli degli amanti della F1, tra il 1996 ed il 2009. A lui, la Gazzetta dello Sport, ha dedicato una bella intervista, dove a giusta ragione si è parlato di sport. Da ricordare, che Fisichella ha corso in Minardi, Jordan, Benetton, Sauber, Renault, Force India e per un breve periodo, anche in Ferrari (che intanto blocca Binotto).
Sono stati tanti i temi toccati dal romano, che ha parlato della sua età spiegando di star bene fisicamente, quale ex atleta che è, e che oggi è diventato un manager. Con il suo socio, Marco Cioci, ora gestisce un’Academy per giovani piloti. E poi c’è lo sport, quello vissuto in prima persona e le sue opinioni su quello che succede in pista oggi. Ed anche quello che potrebbe accadere domani.
I ricordi più belli, confessa il cinquantenne, sono quelli legati agli anni dei kart. Infatti, Fisico, come lo chiamavano i fan, a sorpresa ammette che gli anni spensierati che hanno preceduto la Formula 1, sono stati quelli migliori. Lui ed i colleghi, ricorda, dopo le gare andavano al bar a giocare al biliardino mentre i ragazzini di oggi passano ore con gli ingegneri e questo aspetto non gli piace. Un altro italiano poi, tra i ricordi più belli: Briatore.
Ma c’è anche un’altra persona da ringraziare, confessa l’italiano: “Prima di chiunque altro direi Giancarlo Minardi, il primo che mi ha regalato una macchina per debuttare in F1. Briatore mi ha portato alla Benetton e poi ha voluto che tornassi con lui alla Renault”. E lì, conobbe ed affiancò, uno dei più forti che abbiano guidato al suo fianco, Fernando Alonso. Queste, le parole di Fisichella per descrivere l’asturiano: “Il mio partner più forte? Alonso: veloce, molto preparato e non ha mai fallito… Insieme abbiamo avuto due buone stagioni. Nel 2005 ho iniziato a vincere in Australia, ma poi problemi tecnici e altre circostanze hanno rallentato la mia corsa al titolo”.
Italiano ed anche con poche gare corse in rosso, termina con due aspetti, l’intervista, il nativo di Roma. Prima parentesi, per Schumi: “Il migliore di sempre? Schumacher. Sfortunatamente, non abbiamo mai corso nella stessa squadra. – confessa il cinquantenne – Mi sarebbe piaciuto vedere la telemetria. Tutto sommato, abbiamo condiviso momenti molto buoni. A volte, scendeva dalla macchina dopo una gara o una partita di calcio e non aveva nemmeno sudato”. E poi un po’ di modernità. Leclerc ha già le sue preoccupazioni per Vasseur, ma ecco cosa pensa Fisichella: “La coppia più forte in F1? Sono i più forti o lo è uno di loro. Entrambi hanno la qualità per essere campioni del mondo”, dice parlando di Sainz e Leclerc.
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