Fare 100 km con un’auto elettrica costa molto meno di quanto pensiate. A fronte di una spesa iniziale notevole avrete numerosi vantaggi poi.
Ormai è giunto il tempo delle decisioni forti: siamo ad un minuto da mezzanotte, per salvare il pianeta serve fare di più. Lo sa la F1 che si è imposta nel 2030 di diventare carbon neutral, o sostenibile se preferite. Se lo deve imporre anche l’automobilista medio. L’elettrico diventerà abitudine nelle nostre vite passate in mezzo al traffico? Forse, è necessario ma non vero che conveniente al cento percento.
Quando negli anni ’70/’80 si pensava al futuro mai si faceva largo l’idea che la telefonia sarebbe stato il campo ad evolvere di più. Ci si immaginava proiezioni olografiche, astronavi e blaster, aiutati anche dai film di fantascienza come Blade Runner, Star Trek o Star Wars. In particolar modo, nel capolavoro distopico noir di Ridley Scott si intravedevano dei primordiali tablet.
Indubbiamente il campo che si ipotizzava più florido e avanzato tecnologicamente in futuro era quello delle automobili. Mezzi senza ruote, magari fluttuanti, altri addirittura che volano proprio ma soprattutto incrociatori enormi che si stagliano tra cielo e spazio. Stacco, rieccoci qui cinquant’anni dopo ad imprecare e respirare smog nel traffico.
Una soluzione ci sarebbe, ma non è economica e non porta vantaggi immediati. Siete pronti ad investire ore cifre importanti per avere un ritorno utile un domani? Se la risposta è sì, e se tenete al pianeta Terra, allora è il momento di rottamare la vostra utilitaria e acquistare un’auto elettrica.
Come detto, non sarà un investimento iniziale leggero: un’auto simile versione base ha un costo non inferiore ai 20.000 euro. Non poco, lo sappiamo. Quali sono i vantaggi allora? Ad esempio che per percorrere 100 km ti basterà investire 3 euro. Ma gli incentivi in Italia non aiutano: facciamo chiarezza.
Auto elettrica: conviene o no? In Italia la situazione è particolare
Ovviamente non è tutto oro quel che luccica o tutto completamente conveniente, altrimenti avrebbe già tutti lasciato metano, benzina e quant’altro per migrare di là. Dovremmo farlo per la verità, non a caso negli altri paesi fioccano gli incentivi affinché si cambi: indovinate qual è una delle nazioni più lente in merito?
Esatto, proprio noi. Qua gli incentivi scarseggiano, motivo per cui non siamo così invogliati a cambiare. Ma qualcosa c’è, perciò andiamo a vederli questi punti a favore. Innanzitutto con l’elettrico il bollo sarebbe escluso dal pagamento per i primi 5 anni, crollando nei costi del 75% dal successivo. In alcune regioni d’Italia viene addirittura rimosso del tutto.
Un altro punto a favore riguarda manutenzione e assicurazione. I costi di entrambe subirebbero una riduzione che andrebbe dal 30% al 50%, d’altronde la macchina a spina non ha liquidi, olio, filtri e quant’altro. Il tagliando anche converrebbe maggiormente: il suo costo crollerebbe arrivando a stare stabilmente sotto ai 150 euro di spesa.
Oggi sia le colonnine che le reti domestiche hanno ancora costi contenuti è vero, ma è difficile reperirle. Non si trovano molto frequentemente, perciò meglio munirsi di mappe e applicazioni che aiutano la suddetta ricerca. La speranza è che con l’aumentare dei mezzi elettrici in strada anche i costi inevitabilmente crolleranno: per la serie quando tutto è un evento nulla è più un evento.
L’Italia fatica ad accettare la svolta green purtroppo, ma piccoli passi in tal senso si stanno facendo. Serve un sistema automobilistico più sostenibile e meno tossico, che ci porti ad inquinare di meno e sia compatibile con le nostre tasche. Il tempo a disposizione non è molto, come noto…