Il centauro della Yamaha, Fabio Quartararo, sperava di aver pareggiato la potenza della Ducati Desmosedici. All’orizzonte c’è un nuovo guaio.
In casa Yamaha l’atmosfera è tesissima. Dopo aver provato ad amministrare un vantaggio di 91 punti, El Diablo si è ritrovato ad essere beffato dal suo rivale alla corona nel finale di campionato. Tre vittorie in Spagna, Portogallo e Germania, oltre ad altri quattro piazzamenti al secondo posto ed una terza piazza non sono bastati per confermarsi campione del mondo in top class nel 2022.
Il centauro di Nizza ha commesso un errore insolito ad Assen, franando su Aleix Espargaró. Quest’ultimo non finì nella ghiaia per miracolo, ma per Quartararo si trattò di un ritiro pesantissimo. Il francese, solitamente molto regolare, rivitalizzò Pecco Bagnaia. Il crash in Olanda ebbe delle conseguenze pesanti anche nella successiva tappa in Inghilterra. Gli fu comminato un long lap penalty. Il #20 avrebbe potuto lottare per il podio sia ad Assen che a Silverstone, ma uscì con le ossa rotta dal doppio round. Il ducatista, invece, iniziò la sua epocale rimonta. Bagnaia, infatti, oltre alle due tappe sopracitate si aggiudicò anche la sfida in Austria e in Italia.
Pecco sfiorò la quinta sinfonia in Spagna, ma solo un immenso Enea Bastiani riuscì a frenare il torinese. L’aspetto che ha rammaricato il centauro della casa di Iwata è che non ha potuto fronteggiare gli attacchi dell’italiano sulla maggior parte delle piste del calendario. La Desmosedici GP22 è risultata troppo più forte della Yamaha M1. Il mismatch prestazionale è diventato evidente su tracciati con rettilinei molto lunghi, dove la potenza della Rossa ha fatto impallidire i tecnici giapponesi. Nonostante abbia concluso al secondo posto della graduatoria costruttori per merito del suo alfiere di punta, la Yamaha ha tantissimo lavoro da fare per colmare il gap dalla vetta.
Le migliorie tecniche portate in pista, nel corso degli ultimi anni dalla Ducati, hanno creato un gap molto ampio con le rivali. Quartararo ha chiesto a gran voce un nuovo motore che è in lavorazione da diversi mesi. La casa di Iwata si è affidata a Marmorini. L’ex ingegnere della Ferrari potrebbe aver trovato la quadra, ma i problemi sarebbero svariati. Fabio ha cominciato il 2022 con la voglia di riconfermarsi campione, tuttavia non essendoci dei progressi rispetto all’anno prima si è molto lamentato della squadra giapponese. I vertici lo hanno tranquillizzato e il francese si è fidato del marchio che lo ha consacrato in MotoGP, firmando un nuovo contratto.
In molti casi Fabio è riuscito anche a metterci una pezza, superandosi nei tratti misti ma sul dritto non ha potuto nulla. La sua M1 veniva, banalmente, sverniciata senza possibilità di opporsi. Pian piano il francese ha recuperato il feeling perduto, iniziando a cogliere stabilmente risultati degni di nota, ma si è trattata di una impresa personale. Tutti gli altri piloti in sella ad una Yamaha, nel 2022, hanno fatto una fatica terribile, compresi i nostri Morbidelli e Dovizioso. El Diablo se avesse vinto il titolo nella passata stagione avrebbe fatto un miracolo senza precedenti. Bagnaia come Valentino Rossi? Ecco com’è arrivata la svolta.
I problemi della nuova Yamaha
Fabio Quartararo non vuole più collezionare risultati altalenanti. Nel 2023 spera di sfidare i principali concorrenti al titolo ad armi pari. Tutti proveranno a placare il dominio della casa di Borgo Panigale, a partire dai marchi nipponici. Secondo il collaudatore Cal Crutchlow, l’implementazione del motore della nuova M1 non è di per sé perfetta, poiché stanno nascendo altre difficoltà. Ma quanto potrà essere competitiva la moto giapponese nel prossimo campionato?
“È difficile dirlo perché, ovviamente, abbiamo una velocità massima molto maggiore [con il motore 2023, ndr], ma questo comporta nuovi problemi – ha annunciato con schiettezza Cal Crutchlow a crash.net – la moto, grazie ad una maggiore velocità alla fine del rettilineo, sarà più competitiva. Fabio non sarà sorpassato così facilmente e potrebbe essere in grado di superare altri piloti. Ha bisogno di qualcosa per poter combattere e credo che sarà in grado di farlo, considerando quello che abbiamo fatto per il prossimo anno. Ma dobbiamo rendere la moto più calma”.
Il britannico ha ammesso che ora la problematica si è spostata sulla stabilità della M1. La moto potrebbe essere molto nervosa a causa della potenza maggiore. Cal Crutchlow è entrato in Yamaha in vista del campionato 2021 e da allora ha contribuito a sviluppare la moto giapponese. La Yamaha sarà la prima squadra a svelare il nuovo bolide al pubblico. Ecco quando sarà presentata. Nel 2022, al fianco di Quartararo, vi sarà ancora Franco Morbidelli, primo allievo dell’Academy di Valentino Rossi. Saranno gli unici rider della casa di Iwata.