La casa di Borgo Panigale ha demolito una serie di record storici, non solo in pista. La Ducati ha chiuso l’anno solare con numeri da capogiro.
“Win on Sunday, sell on Monday”. Un detto che ha spopolato negli anni ’60 e che continua ad essere valido. Le vittorie conquistate in pista la domenica hanno delle ricadute importanti sulle vendite. E’ un principio che vale per qualsiasi casa e la Ducati non fa eccezione. Il marchio emiliano, facente parte del gruppo Volkswagen, ha fatto registrare delle entrate da sogno nel 2022, anche grazie ai trionfi in MotoGP e SBK.
Pecco Bagnaia ha sfatato un tabù che andava avanti da 50 anni. L’ultimo campione italiano in top class in sella ad una moto nostrana era stato Giacomo Agostini. Il bresciano vinse nel 1972 sulla mitica Mv Agusta. Il ducatista è riuscito in una impresa che era sfuggita ad altri grandi interpreti delle due ruote, come Loris Capirossi, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. L’unico in grado di portare la Rossa sul tetto del mondo in MotoGP era stato Casey Stoner nel 2007. Da allora i tecnici italiani hanno dovuto ingoiare bocconi amari, ammirando i successi dei rider su moto giapponesi. Bagnaia, ex allievo dell’Academy di Valentino Rossi, è stato straordinario nel rimontare un gap di 91 punti da Fabio Quartararo.
Lo strapotere tecnico della moto italiana ha fatto la differenza. El Diablo non è riuscito a placare la cavalcata del #63, perdendo la corona iridata. Nell’ultima tappa di Valencia, dopo 7 trionfi in stagioni, Nuvola Rossa ha fatto scoppiare una festa attesa 15 anni. Il nono posto finale è bastato per fregiarsi del titolo di campione. Nell’albo d’oro nostrano il piemontese è succeduto al centauro di Tavullia. In 20 anni di MotoGP solo Valentino Rossi e Pecco Bagnaia sono riusciti a salire sul tetto del mondo. La Ducati ha vinto per il terzo anno di fila il titolo costruttori, oltre a primeggiare nella classifica a squadre con il team ufficiale.
La Ducati non ha solo fatto la storia nel Motomondiale, ma ha ottenuto un trionfo spettacolare anche in Superbike. Alvaro Bautista, dopo il titolo ai tempi della 125 nel Motomondiale, ha battuto due straordinari campioni come Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. Il turco ha conquistato una magica tripletta a Mandalika, ma il gap dal ducatista del team Aruba è risultato incolmabile. Lo spagnolo ha riportato in Italia un Mondiale che in Superbike mancava dal 2011, anno in cui si impose sulla Ducati il grande Carlos Checa. I bolidi emiliani sono diventati dei punti di riferimento in pista. I team rivali non sono stati in grado di replicare alle novità tecniche introdotte nel corso degli ultimi anni.
L’ingegnere Dall’Igna ha rivoluzionato la MotoGP, grazie a soluzioni che hanno reso la Desmosedici imbattibile. L’azienda di Borgo Panigale ha chiuso lo scorso anno con il record di vendite assoluto con ben 61.562 moto consegnate nel mondo. Un dato che sintetizza al meglio la crescita del 3,6% rispetto al 2021 e che ha fatto esplodere la popolarità del Made in Italy. Ducati è sempre stata un sogno per i motociclisti, tuttavia la crescita in alcune aree geografiche è impressionante. Negli Stati Uniti la Rossa, anche grazie alla comparsa nelle pellicole hollywoodiane, è desideratissima.
Le vendite in Germania, ad esempio, sono cresciute del 9% rispetto al 2021 con 6.678 moto consegnate. La Multistrada V4 si è confermata il modello più desiderato dagli appassionati Ducati con 10.716 moto consegnate nel mondo. Molto richiesta anche la Monster con 7.971 unità vendute, seguita dalla gamma Scrambler Ducati 800 con 6.880 moto distribuite nel 2022. Pecco Bagnaia come Valentino Rossi? Ecco com’è arrivata la svolta. Date una occhiata anche a: MotoGP, quando verranno presentate le nuove moto? Ecco tutte le date.
Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati, come riportato da Todocircuito ha commentato che questi numeri sono “il risultato di un percorso che ci ha visto investire costantemente nello sviluppo di moto innovative e impegnarci costantemente per migliorare la qualità del prodotto e l’esperienza vissuta dai nostri appassionati ducatisti. Inoltre, il marchio Ducati non è mai stato così amato e desiderato, grazie ai nostri straordinari risultati sportivi e al nostro costante impegno per far sentire i ducatisti parte di una grande e accogliente famiglia”.
“Raggiungere un risultato di vendita superiore a quello già ottimo del 2021 in un anno così difficile per l’intero sistema automotive che ha risentito di gravi discontinuità nelle forniture, in particolare nel mondo dei semiconduttori, è davvero un provvedimento importante della flessibilità con cui tutta la Ducati ha reagito, insieme ai nostri fornitori e distributori – ha aggiunto Domenicali – questa flessibilità ci ha permesso di contenere l’impatto dei ritardi di consegna per i nostri fan”.
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