Terminato il Mondiale 2022 in quinta posizione, Carlos Sainz ha le idee chiare su cosa punterà ad ottenere nella prossima stagione a Maranello.
Dopo un campionato super nel 2021, condito da zero ritiri, Carlos Sainz ha fatto una tremenda fatica nella passata stagione sull’auto ad effetto suolo italiana. In carriera si era sempre adattato, velocemente, al passaggio su nuove monoposto. Lo spagnolo ha debuttato in Toro Rosso, al fianco di Max Verstappen, per poi passare in Renault e in McLaren. I risultati sono stati un crescendo. Dopo due sesti posti nel team di Woking, essendo sempre “il primo degli altri” dopo i top driver dei 3 top team, le aspettative erano alte.
Ad Abu Dhabi, lo scorso 20 novembre 2022, con un quarto posto si è chiuso un campionato molto complesso per Carlos Sainz. Quest’ultimo ha esordito con due podi, nonostante lo scarso feeling della F1-75. Il teammate Leclerc iniziò con un altro passo, vincendo in Bahrain e conquistando un grand chelem in Australia. Proprio sul tracciato di Melbourne il #55 commise i primi gravi errori del 2022. Dopo una qualifica pessima, il ferrarista nel tentativo di rimontare nel modo più veloce possibile, finì per insabbiarsi nella ghiaia nei primi giri. Dopo il primo DNF il figlio d’arte del Matador fu lo sfortunato protagonista, nel quarto round di Imola, di un brutto episodio alla prima curva.
Sainz fu toccato dalla McLaren di Daniel Ricciardo, chiudendo la gara italiana dopo pochi metri. Il doppio zero pesò come un macigno per tutto l’arco della stagione. In piena estate, dopo aver faticato a ritrovare la giusta competitività, in Inghilterra il #55 ha celebrato il primo successo in carriera in F1. Una vittoria nata da due episodi a dir poco irripetibili. Il leader della corsa Max Verstappen colpì un piccolo detrito che rovinò il suo fondo e la sua cavalcata. Leclerc, saldamente al primo posto, fu sacrificato nel finale dalla squadra in nome di una strategia pessima. A quel punto Sainz si ritrovò a scartare un regalo nelle ultime battute del Gran Premio di Silverstone.
Al di là del primo trionfo, l’annata del madrileno è stata insufficiente. Complici sei ritiri, anche causati da una buona dose di sfortuna, tra incidenti e affidabilità carente della F1-75, lo spagnolo non è stato capace di confermare quanto messo in mostra nel 2021. Nella sua prima annata in Ferrari il #55 terminò davanti a Leclerc, tirando fuori il massimo potenziale dalla SF21. Il passaggio alle wing car è stato disastroso. Non solo Carlos ha chiuso alle spalle del compagno di squadra e del duo della Red Bull Racing, ma anche dietro a George Russell. L’ex driver della Williams ha guidato una delle peggiore vetture della storia del team teutonico.
In qualifica Sainz è stato stracciato da Leclerc. Sul giro secco non c’è storia tra i due. La Rossa avrebbe potuto e dovuto puntare con convinzione sulla prima guida monegasca, ma ha cercato di rivitalizzare lo spagnolo. Il pilota spagnolo della Ferrari, in classifica generale, ha accumulato 62 punti di distacco dal collega di box. Le performance della Rossa nella seconda parte di stagione sono state deludenti, ma nelle prime uscite la F1-75 appariva l’auto da battere. Agile nei tratti misti, veloce sul dritto, la monoposto aveva dimostrato di non essere un progetto fallimentare, almeno sul piano telaistico, a differenza della Mercedes W13.
Nella prossima stagione vi sarà il passaggio di consegne tra Mattia Binotto a Frederic Vasseur. Il nuovo team principal dovrà fare delle scelte chiare. Il francese ha sempre sostenuto che per vincere in F1 c’è bisogno di un primo e di un secondo pilota. Sainz non si sente una seconda guida e, facendo una analisi del 2022, è convinto che il peggio sia ormai alle spalle. “Per il futuro mi auguro di avere meno punti bassi e molti più alti, così da poter godere di una stagione più lineare”, ha annunciato il figlio del Matador a Motorsport.com.
E’ mancata la giusta regolarità. “Il mio desiderio è essere costante. So cosa si deve fare per portarsi a casa una corsa, ma se si vuole lottare per il campionato, occorre evitare battute d’arresto. Se si è davanti, il peggio è giungere quinti o sesti. Ma quando ci si trova a rientrare tante volte ai box in anticipo come capitato a me, si perdono punti pesanti e la propria posizione iridata viene compromessa”, ha annunciato Sainz, esprimendo il suo disappunto per i risultati ottenuti nella scorsa annata.
Nel 2023 vuole battere tutti, compreso il suo teammate. Il Mondiale rappresenta un obiettivo complicato da centrare. “La possibilità di farcela c’è perché sono in un top team. Tuttavia in F1 il livello è piuttosto elevato. Personalmente ci metterò il massimo dell’impegno, ma dovranno verificarsi le circostanze ideali. Ovvero avere tra le mani una macchina valida e riuscire a sfruttarla”, ha concluso il ventisettenne.
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